Rosse a rilento, vola Heidfeld
Si annuncia di sabato e sboccia di domenica. Per il momento non è così, in terra di Germania fiori rossi non se ne vedono. Nelle qualifiche del gran premio d'Europa Rubens Barrichello è giunto 7/o, disputando tra l'altro la sua miglior qualifica della stagione. Michael Schumacher addirittura decimo. Altro che primavera. Entrambi inferiori alle attese. E oggi la gara sarà difficile (ore 14, Rai1). «Se in gara non riusciremo a superare — ha candidamente ammesso Barrichello — allora sarà davvero un disastro. Ma sono fiducioso, vedrete che non sarà così». Contento lui... Schumi comunque ha minimizzato: «Che in qualifica potessimo avere qualche difficoltà lo sapevamo. Cercheremo di adattarci». E ha ripetuto: «In gara sarà diverso». Parole, ancora parole. Quelle del sabato. «È il solito problema che ormai ci accompagna da un pò di tempo - ha ammesso Jean Todt - sul giro secco non siamo competitivi ai massimi livelli. Ma siamo convinti di essere più forti in gara». Parole, appunto. I fatti dicono che la Ferrari e la Bridgestone in qualifica non sono ancora riuscite a colmare l'oggettivo ritardo dagli avversari. La BMW-Williams di Nick Heidfeld (probabilmente molto scarica) al Nuerburgring ha girato di 1.168 millesimi più veloce di Barrichello, e di 1.504 più veloce di Schumi. E più veloci dei due ferraristi sono state le due Mclaren (con Raikkonen sempre più lanciato verso la sua terza vittoria consecutiva), la Renault di Alonso, la Toyota di Trulli. Perchè? La risposta è sempre la stessa: «Perchè sul giro secco ancora non ci siamo». «Siamo messi meglio che a Monaco - ha spiegato Barrichello - e in gara abbiamo fiducia nella prestazione delle nostre gomme. Non so se sarà sufficiente per vincere, ma io dico che per me essere in quella zona della griglia va bene». Cioè partire dalla 4/a fila, al suo fianco appena dietro di lui Ralf Schumacher. Ralf e Rubens. Quelli di Monaco. Saranno proprio loro due che in partenza Schumi si troverà davanti. E dopo le polemiche monegasche una cosa è certa: nè l'uno nè l'altro faranno sconti. «Ma questo non significa dire che io abbia intenzione di rompere il contratto in anticipo, come invece ho letto da qualche parte — ha precisato Barrichello — ma io sono contento della squadra, dei miei ingegneri, delle gomme. Non c'è alcun motivo per partire». Rubens non ha fatto il nome di Michael tra i motivi della sua contentezza in Ferrari. «Non importa — ha commentato Schumacher, dispiaciuto per il suo 10/o posto in griglia ma comunque ottimista per il gran premio - Io ho una sola strategia: spingere al massimo e cercare di ottenere più punti possibile». Non temi che Ralf o Rubens possano tenere la porta chiusà? «Io credo che sarà un duello interessante, così come è avvenuto in passato». Senza cercare la benchè minima scusante, Schumacher ha spiegato di aver perso decimi preziosi alla curva 10 per un leggero sottosterzo. «Comunque credo che la benzina abbia inciso in modo significativo in queste qualifiche perchè il livello di benzina è stato spesso diverso. Ma Nick nel suo giro anche se con poca benzina a bordo è stato grandioso. Complimenti». Intanto è felice l'antidivo Heidfield con la faccia da bambino, stando alle statistiche, pesa 59 chili. Ed è alto tanto così, 1,65. Heidfeld è nato infatti 28 anni fa a Moenchengladbach e da una vita fa il pilota. «Che dire? Per me questo è un giorno fantastico. Ma il merito non è mio, è di tutta la squadra. Devo riconoscere che dopo le prove di ieri non mi aspettavo un risultato del genere. La macchina aveva piccoli problemi. Stavolta invece era perfetta».