di RINO TOMMASI PARIGI — «Un tabellone così non l'avremo mai più !» Sull'aria delle ...
Un callo trattato male ha prodotto una tendinite che invano i medici hanno provato a contenere ed a controllare. Evidentemente Volandri sperava di farcela ma quando ha perso per due volte il servizio (il primo da 40-15) ha capito che era inutile continuare. Non ha nemmeno chiesto l'intervento del fisioterapista ma, dopo aver spiegato il suo problema all'avversario, ha solo chiesto che un medico venisse a verificare le condizioni della sua mano ferita per giustificare l'abbandono.. La delusione è forte perché l'eventuale percorso del nostro giocatore più forte prevedeva, dopo Acasuso, un altro argentino, Mariano Puerta, e poi nei quarti, a scelta, il superstite di un quartetto che comprendeva l'argentino Canas, il francese Mathieu, il tedesco Kiefer ed il russo Andreev. Per fortuna la giornata italiana l'ha salvata Francesca Schiavone che ha dovuto recuperare da 2 a 5 nel primo set e da 3 a 5 nel secondo battendo in due set (7-6, 7-5) la tedesca Anna Lena Groenefeld, una ragazzona di 1,80 che compirà 20 anni tra qualche giorno e che ha tenuto l'iniziativa per tutto l'incontro. Mi chiedo dove potrà arrivare se riuscirà a capire a cosa servono le righe ma nella giornata la Schiavone ha giocato meglio e con maggiore attenzione i punti importanti. Tra questi tre set point sul 4 a 5 del primo set. Nel singolare maschile l'Argentina sta confermando la supremazia già stabilita l'anno scorso quando la finale l'hanno giocata proprio due argentini, Guillermo Coria e Gaston Gaudio. Mentre scrivo ci sono già cinque argentini (Gaudio, Nalbandian, Acasuso, Puerta e Coria) negli ottavi di finale e potrebbe arrivarci anche Canas. La Spagna, che pure ha già qualificato Nadal, Moya, Ferrer e Robredo, ha perduto Ferrero, che due anni fa era considerato il più forte giocatore del mondo sulla terra ma che ieri ha dovuto fare i conti con il talento pazzo di Marat Safin, uscito vincitore di una maratona di quasi quattro ore.