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di OSCAR OREFICI ANCORA qualifiche da pianto per la Ferrari, che non ha tratto alcun giovamento dal ...

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Del resto, era prevedibile, in quanto il problema che la tortura resta sempre il medesimo: la mancanza di prestazioni delle gomme Bridgestone sul giro secco. Nell'occasione, poi Barrichello è stato più veloce di Schumi, quasi a volere lanciare il guanto di sfida al suo capitano dopo la polemica innescata in seguito al sorpasso nell'ultimo giro del Gran Premio di Monaco. Per la Rossa, dunque, si prospetta una corsa tutta in salita, con la possibilità di tentare la rimonta superato il primo terzo di gara, quando la Bridgestone, come in precedenti occasioni, raggiungeranno la temperatura ottimale. Ma, a quel punto, bisognerà vedere quanto consistente sarà il distacco rimediato da una concorrenza variegata, ben quattro squadre, e quanto mai agguerrita. Sarebbe almeno superficiale addossare tutte le responsabilità dell'andamento fallimentare della stazione soltanto al fornitore giapponese. Perché — è giusto ricordarlo — la Bridgestone lavora praticamente in esclusiva per la Ferrari e le gomme vengono realizzate in stretto connubio con Maranello. Oltre alla McLaren-Mercedes, è tornata protagonista l'altra ex regina della Formula 1, vale a dire la Williams-BMW, improvvisamente competitiva a Montecarlo e capace ieri di agguantare la pole position con Heidfeld, al primo exploit del genere in tutta la sua carriera. E che il pacchetto complessivo sia ora all'altezza della tradizione della scuderia lo sta dimostrando pure Webber, anche se sul piano personale ci si attendeva di più, lasciando interdetti quanti lo ritenevano una stella nascente nel firmamento della velocità. Al momento, invece, deve inchinarsi al più maturo Heidfel, ritenuto un raccomandato della BMW per via della nazionalità tedesca. A Raikkonen è sfuggita la quarta pole position consecutiva, ma è lui, con la sua McLaren, a godere dei favori del pronostico per la gara di questo pomeriggio. Un altro successo e il finlandese di ghiaccio si avvicinerebbe ulteriormente al fuggitivo Alonso. Ma l'irresistibile Renault d'inizio stagione ha iniziato inopinatamente a perdere colpi. La modesta prestazione di Montecarlo era stata addebitata ad una scelta sbagliata di gomme: una scusa senza dubbio, viste le mediocri qualifiche che hanno inoltre evidenziato le difficoltà di Fisichella, il quale tanto aveva fatto sperare dopo il trionfo di Melbourne, nella corsa che ha aperto la stagione. Chi non finisce più di stupire è, invece, Harno Trulli, che della Toyota è divenuto il leader sul campo, favorendo il salto di qualità del team giapponese.

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