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Lo cerca il Wolverhampton L'Australia lo lusinga

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Scontro con Papadopulo

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Una resa dei conti che ha ribadito la precarietà degli equilibri interni: ancora scintille, ieri, tra Papadopulo e Di Canio. Primo una vibrante e accesa discussione, poi un faccia a faccia diretto con tentativo di spiegazioni reciproco. Tutto è nato dall'esclusione dell'attaccante dal potenziale undici anti-Fiorentina nel test giocato a Formello contro gli Allievi. Coppia d'attacco Bazzani-Pandev (Rocchi fermo ai box per precauzione) nel 3-5-2 disegnato sul campo sportivo biancoceleste. La punta non ci sta, vuole riscattare un derby opaco e cancellare le critiche rivolte alla squadra. Il tecnico la pensa diversamente e dopo averlo tenuto in campo per 90 minuti nella stracittadina, stavolta sembra proprio non lo prenderlo in considerazione: secondo la scala gerarchica evidenziata dall'allenamento di ieri, Di Canio verrebbe retrocesso come quarta scelta, appunto dopo Rocchi, Bazzani e Pandev. Un oltraggio difficile da digerire: e per questo la punta ha tuonato nello spogliatoio, chiedendo spiegazioni e rispetto all'allenatore. L'acceso confronto è solo l'ultimo episodio d'un rapporto tormentato. L'attaccante ha in cassaforte l'opzione per un altro anno di contratto a 250 mila euro: a gennaio, dopo il derby, si era anche pensato di trasformare il patto d'onore in un biennale da 200 mila euro a stagione, con la possibilità di far entrare progressivamente Di Canio nei quadri dirigenziali. L'ipotesi è al momento congelata, la proprietà ha più volte ribadito la volontà di rispettare la promessa legata al 2005-2006. Il contratto però non è stato ancora depositato e i rapporti con il tecnico sono sempre più tempestosi. Per questo gli estimatori dell'estroso trequartista sono tornati alla carica: l'Australia lo vorrebbe come testimonial. Una sorta di giocatore-uomo immagine per far decollare l'immagine del calcio nel paese dei canguri. In Inghilterra, invece, è da sempre un mito: tra le ultime offerte c'è quella del Wolverhampton, ma anche altri club sarebbero pronti a offrirgli un ruolo da player-manager. Potrebbe essere questa la veste giusta per Di Canio, che pensa, e studia, per un futuro da allenatore. Il talento del Quarticciolo però ha la Lazio nel sangue e difficilmente rinuncerà alla possibilità di chiudere in biancoceleste la sua carriera. Aspetta solo che Lotito depositi il contratto, anche se chiede rispetto,come ribadito ieri pomeriggio a chiare note a Papadopulo. Il tecnico intanto pensa solo a battere la Fiorentina. A riposo Emanuele Filippini, Rocchi e Siviglia, qualche acciacco per Giannichedda (botta al ginocchio in allenamento), l'idea, come detto, è il 3-5-2 già sperimentato alla vigilia della stracittadina. Papadopulo oggi parlerà con Cesar: vuole valutare le sue condizioni, al suo posto è stato provato Seric. Capitolo-società: la Commissione ha detto finalmente «sì» alla Lazio, nonostante qualche modifica apportata alla stesura del contratto finale (si tratta sulle spese del concessionario, probabilmente a carico del club). Stamane la firma all'Agenzia delle Entrate e primo bonifico da circa 7,4 milioni (comprensivo di 2 milioni di addizionali regionali e comunali). Chiuso il primo contratto: ceduti fino al 2010 i diritti televisivi all'estero per una cifra globale che potrebbe aggirarsi intorno ai 9-10 milioni. Ora si lavora sullo sponsor, poi partirà la lunga trattativa con Sky. Convocati a Villa San Sebastiano i giovani Greco, Santarelli e De Silvestri: si inizia a lavorare sul futuro. Lotito sul futuro: «Basta con la storia del Trap, le voci che escono tendono a destabilizzare. E poi come tecnico non c'è solo lui». Papadopulo rimane in corsa. Come Delio Rossi.

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