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Fermento Juve, pronta la festa-scudetto

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Come già accaduto nel 1905, quando vinse il suo primo tricolore grazie al pareggio tra U.S. Milanese e Genoa. Cento anni dopo, la storia potrebbe ripetersi. E, se non sarà stasera, sarà tra due giorni o domenica 29: dubbi, a questo punto, non ce ne sono più. Se sarà scudetto immediato, poi, sarà il secondo che la Juve festeggerà di venerdì: il precedente risale al 23 maggio 1997 quando, sul campo di Bergamo, la Signora pareggiò 1-1 (Inzaghi atalantino e Iuliano) stroncando la resistenza del Parma ma non riuscendo poi a fare il bis qualche giorno dopo vincendo la Champions contro il Borussia Dortmund. Tutto è pronto sulla carta, allora. E nulla è pronto in pratica. Nel senso che nessuno ha organizzato alcunché per festeggiare eventualmente fin da stasera: i giocatori saranno liberi di gestirsi il venerdì come meglio credono e magari di non sedersi neppure davanti al televisore per assistere a Milan-Palermo. Niente cena organizzata, allora, pur essendo probabile che qualche gruppetto si formerà a casa dell'uno o dell'altro. Lapo Elkann, rampollo della famiglia Agnelli, è invece annunciato in tribuna a Milano. Moggi, in compenso, potrebbe cenare al ristorante Urbani, il suo covo in pieno centro di Torino: primo piano riservato, due televisori accesi e animo rilassato. E Capello? Potrebbe esserci anche lui, pur se qualcuno sostiene che nell'occasione il tecnico preferirà rimanere in famiglia. Per lui, settimo scudetto e la soddisfazione di essere stato il primo a portare una squadra al tricolore dopo avere iniziato la stagione in anticipo a causa dei preliminari di Champions League. Applausi.

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