L'APPUNTO
Si tratterebbe di mettere in vendita ad un prezzo «politico» (5 o 10 euro, si dice) i biglietti per le due ultime gare interne delle squadre romane che sono Lazio - Fiorentina e Roma - Chievo. Personalmente non sono sicuro che i tifosi questo risarcimento lo meritino. Capisco che alcuni si sentano traditi perché non si sacrifica, sull'altare della classifica e di una possibile salvezza, l'unica partita per la quale non dovrebbe essere possibile un accordo di non belligeranza. In tanti campionati, che sembravano lontani e non più proponibili, la vittoria nel derby rappresentava l'unico scudetto possibile per le squadre romane. Da quando la Lazio è tornata in serie A dopo l'undicesimo campionato di B della sua storia (1988-89) la peggior stagione del calcio romano è stata quella 1990-91 quando la Roma si è classificata al nono posto, la Lazio all'undicesimo. Tuttavia negli ultimi sedici tornei lo spettro della retrocessione non si era più proposto, inoltre ci sono state stagioni (ben cinque) in cui le due squadre della Capitale hanno complessivamente fatto meglio delle due milanesi. Purtroppo gli sforzi compiuti per vincere uno scudetto ciascuna si sono fatti sentire per cui era prevedibile una stagione di sofferenza ma nessuno immaginava che, soprattutto per la Roma, si sarebbe scesi a certi livelli e si potesse parlare di retrocessione. Alle pesanti difficoltà economiche si sono aggiunte incredibili incertezze tecniche. Dopo le partenze di Capello e Mancini sulle due panchine si sono seduti sei allenatori diversi (Prandelli, Voeller, Del Neri, Conti, Caso, Papadopulo) e senza voler fare dei bilanci individuali è fin troppo evidente che questi cambi non hanno giovato. Tornando ai tifosi credo che non siano esenti da colpe. Sono stati loro a provocare la sospensione di un derby, determinando una pesante caduta di immagine, infine ancora domenica scorsa hanno trovato modo di creare fuori dallo stadio degli incidenti che potevano anche provocare, se il prefetto avesse davvero applicato subito la tolleranza zero, conseguenze disastrose. Comunque ben venga, se sarà confermata, la riduzione dei prezzi anche se io penso che sia molto più importante il prezzo del pane di quello del calcio.