Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Petacchi si sblocca, Di Luca resta in rosa

default_image

Bettini ottimo secondo, quarto l'australiano McEwen. Oggi riposo, poi le Dolomiti

  • a
  • a
  • a

Ale Jet, per chi non avesse troppa dimestichezza coi soprannomi, è Alessandro Petacchi, il re degli sprinter, l'uomo più veloce attualmente in sella ad una bici. Una bella collezione di titoli per lui, che però ultimamente si stava sentendo messo in discussione. Il motivo è presto detto: lui che lo scorso anno conquistò 9 tappe al Giro, in questa edizione 2005 della corsa rosa non ne stava imbroccando una. Ci si sono messi di mezzo anche gli organizzatori, che hanno disegnato una prima settimana densa di strappetti nei finali, che spesso hanno tagliato fuori i velocisti; e le uniche due occasioni in cui si è potuto sprintare hanno visto un doppio successo di McEwen. In entrambi i casi Petacchi non è riuscito a lanciarsi: la prima volta, a Santa Maria del Cedro, lo spezzino si è trovato chiuso nel finale da troppi avversari. La seconda volta, a Marina di Grosseto, una caduta del suo compagno Bruseghin ha tolto di mezzo l'intero treno Fassa Bortolo a 2 km dal traguardo. Più Petacchi perdeva, più aumentava la pressione intorno a lui. A Ravenna, finalmente, l'inversione di tendenza: in una tappa in cui l'unica difficoltà altimetrica veniva affrontata dopo 50 km (sui 139 totali), i velocisti non potevano lasciarsi sfuggire l'occasione. La fuga partita al km 1 (complimenti per la solerzia), e animata da Krauss, da Christensen e da Baumann (che si è però staccato presto), è stata tenuta sotto controllo dal gruppo, che ha impedito che gli attaccanti guadagnassero più di tre minuti e mezzo. Dopo l'Intergiro di Forlì, a 35 km dalla conclusione, le squadre degli sprinter hanno deciso che era ora di andare a riprendere Krauss e Christensen, e li hanno raggiunti a 17 km dall'arrivo. Da lì in poi è stata preparazione per la volata. Il treno Fassa Bortolo ha pilotato alla perfezione Petacchi sul rettilineo finale. Ale Jet non ha dovuto far altro che partire ai 250 metri e andare a prendersi il meritato successo, davanti a un sorprendente Bettini e al giovane Clerc. Oggi il Giro riposa, domani i velocisti avranno un'altra chance, poi saranno Dolomiti.

Dai blog