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Farina ko con la Mauresmo, avanza la Sharapova. Bene Volandri ad Amburgo

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Non sono risultati straordinari ancorchè positivi ma mettetevi nei panni del povero cronista che negli ultimi anni non ha avuto molte occasioni per raccontare momenti di gioia. Tra l'altro mi piace aggiungere che ad Amburgo, prima di Volandri, un posto nei quarti se l'era procurato anche Andreas Seppi battendo il ceko Jiri Novak, uno di quelli che timbra il cartellino tutti i giorni e che raramente perde contro avversari di classifica inferiore. Tutto questo mi fa accettare più serenamente la settima sconfitta (su sette partite) subita da Silvia Farina da parte di Amelie Mauresmo, che da quattro anni è tra le prime tenniste del mondo e che l'anno scorso ha vinto questo torneo. Questa partita doveva essere, sulla carta, la più importante della giornata ma mentirei se dicessi che è stata pari alle attese ed al ricordo di quella giocata dalle duje ragazze l'anno scorso, quando la Farina arrivò a due punti dal match. In realtà ieri hanno giocato male tutt'e due come la Mauresmo ha avuto l'onestà di riconoscere alla fine , purtroppo Silvia non era nella condizione di approfittare dell'incerta forma della francese ed ha sciupato qualche favorevole opportunità. Nel primo set la Farina ha rimontato da 1 a 4 fino al 4 pari ma qui ha mancato due palle break. Perduto il primo set Silvia è andata 2 a 0 e palla per il 3 a 0 nel secondo ma ha lasciato passare il momento favorevole. C'era il timore che la clamorosa vittoria ottenuta la sera prima da Francesca Schiavone potesse condizionare la nostra seconda giocatrice, impegnata in una partita delicata contro la giapponese Ai Sugiyama, classificata un posto davanti a lei ma battuta quattro volte su quattro incontri nei precedenti. Si trattava proprio di quella prova del nove cui faccio spesso riferimento per indicare una partita tecnicamente più facile ma psicologicamente più difficile di quella appena vinta. La Schiavone ha vinto abbastanza bene il primo set ma nel secondo si è trovata prima 0 a 3 e poi 3 a 5 mescolando qualche soluzione spettacolare a qualche errore clamoroso. In vantaggio per 6 a 5 e con il servizio a disposizione la Schiavone ha sciupato un primo match point con un doppio fallo ma il secondo è stato quello buono e Francesca ha potuto festeggiarlo lasciandosi cadere sulla terra rossa. Oggi la Schiavone trova la russa Vera Zvonareva, numero 10 in classifica e contro la quale ha perso due volte su due incontri. Comunque Francesca non poteva pretendere di trovare nei quarti di finale un'avversaria facile. Le riuscisse l'impresa sarebbe la prima italiana a raggiungere le semifinali al Foro Italico dal 1967 quando vi riuscì Lea Pericoli. Gli annuari ci ricordano un'edizione del 1985 giocata a Taranto e vinta da Raffaella Reggi ma quello fu un torneo di fortuna generosamente promosso al rango di Campionati Internazionali d'Italia da dirigenti privi di senso storico e della misura. In serata, infine, la russa Maria Sharapova si è qualificata per i quarti battendo la francese Mary Pierce con il punteggio di 7-6 (7/4) 6-4, in un incontro che, per la numero uno, si è rivelato più difficile del previsto.

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