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Il tecnico: «Dovevamo chiudere prima la partita». Da stasera tutti in ritiro

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«Ora è importante stare tutti insieme». Nell'immediato dopo gara con l'Udinese l'attenzione è protesa alla prossima stracittadina. «Mi stanno crescendo i capelli bianchi: in un mese e mezzo sono invecchiato». Bruno Conti prova a sdrammatizzare il periodo nero senza fine, passando poi alla disamina dell'incontro. «Una partita che potevamo chiudere prima, mentre eravamo ancora in vantaggio. Adesso affideremo le nostre speranze al ritorno». L'analisi di Conti ricalca quelle delle ultime partite. La sua Roma è ancora senza vittoria e neanche la Coppa Italia, che finora gli aveva regalato a Firenze l'unico sorriso della sua gestione, è riuscita a tirar fuori la squadra dalla spirale di risultati negativi. Nella prima parte di gara si è registrato qualche sensibile progresso sotto il profilo della manovra, apparsa meno involuta rispetto alle ultime esibizioni. Ancora una volta, però, la ripresa ha palesato i soliti limiti di condizione atletica. «Nel secondo tempo siamo andati in difficoltà. Devo fare i miei complimenti all'Udinese, che anche all'Olimpico si è confermata un grande collettivo. I bianconeri ci hanno messo in difficoltà con gli inserimenti dei centrocampisti e l'ingresso dei suoi giocatori di maggiore qualità, ma i ragazzi sono stati bravi a lottare fino al termine. La loro pressione gli ha fatto guadagnare campo e a pochi minuti dal termine è arrivato il pareggio di Bertotto. Prima non avevano creato molti pericoli. Questo anno gira così». Conti ha parlato delle scelte in corsa. «Cassano era l'unico a stare bene e non ho ritenuto opportuno sostituirlo. Avevamo in panchina molti giovani e pochi cambi a disposizione. Non ho nulla da rimproverare ai miei». Leandro Greco ha superato l'emozione dell'esordio casalingo. «Tutti i giovani si fanno trovare sempre pronti. Per lui e Virga non era facile debuttare all'Olimpico. Sono contento anche per il gol di Mexes. La squadra è stata più concreta. Ho visto qualche pallone spedito in tribuna: è ciò che serve in momenti come questo». Ora il pallone comincia davvero a scottare. Fra tre giorni il tecnico spera di non vedere ancora la stessa ansia che talvolta paralizza la Roma, incapace di vincere. «A volte abbiamo paura di sbagliare e mi auguro che questo non si verifichi domenica prossima». Con i cugini, ancora assente Francesco Totti. «A Udine ci sarà Francesco, ma da oggi in poi la nostra attenzione sarà rivolta esclusivamente al derby. Con la Lazio lui sarà assente ed è il primo a essere dispiaciuto di questa situazione. Un vero peccato. Sarà un derby importante per la gente e per la nostra classifica». Esenta Curci dalle responsabilità sul tiro di Bertotto. «Gianluca sta facendo molto bene. Forse, in occasione del rigore su Gilardino, un portiere più esperto avrebbe temporeggiato nell'uscita, ma lui ha le qualità per confermarsi a questi livelli».

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