di DARIO BERSANI A FURIA di attenderla, la settimana ...
La Roma si lecca le ferite dopo la quindicesima sconfitta in campionato, interrogandosi su un futuro a breve e media scadenza che neanche il più khomeinista dei suoi sostenitori riesce adesso a vedere roseo. L'ambiente è scosso, tutti i protagonisti si dicono consapevoli del momento drammatico, ma in campo l'andamento delle ultime gare continua a ripetersi in modo sconcertante. L'aspetto che maggiormente fa riflettere è quella flessione atletica che sistematicamente provoca il black out degli ultimi secondi tempi, in cui la squadra si dissolve perdendo compattezza e concentrazione. La Roma continua a stupire e a superarsi in negativo: numeri e dati, come in un inesorabile aggiornamento, condannano la squadra a una delle sue peggiori crisi della sua quasi octuagenaria storia. «Da quando sono subentrato sulla panchina non è cambiato nulla. I problemi sono sempre gli stessi». A racchiudere la crisi giallorossa, sono le parole piene di sconforto pronunciate da Bruno Conti al termine della sesta sconfitta in otto partite complessive della sua gestione. Non è bastato l'esordio assoluto del diciannovenne Leandro Greco, l'ottavo ragazzo lanciato in A direttamente dal settore giovanile, a riportare il sorriso sul suo volto sempre più tirato. Non una resa, per carità, solo l'amaro sfogo di un tecnico che non riesce a intravedere uno squarcio di sereno. Le uniche note liete sono arrivate dagli altri campi, e in fondo sono proprio i molti scontri diretti rimasti che potranno mettere al sicuro la Roma. Ma domani all'Olimpico sarà di scena l'Udinese. Giocarsi o non giocarsi al massimo la doppia semifinale? Conti non ha molta scelta. Anzitutto, quella della coppa Italia è l'unica strada per raggiungere l'Europa. Diritti di immagine, sponsorizzazioni e diritti televisivi. Un indotto al quale la Società non può permettersi di rinunciare a cuor leggero. La situazione psicofisica del gruppo, le assenze e le squalifiche a ripetizione costringeranno inoltre l'allenatore a schierare il miglior undici possibile, chiamando agli straordinari giocatori non al top della forma (Perrotta, Chivu e Panucci su tutti) e puntando forte sul ritorno di Totti. Il capitano sarà la novità più grande e attesa di domani sera. A lui, alla sua voglia di riscatto, sono legate le speranze di riscatto. In realtà, l'attesa per la sfida a Pizarro e compagni è ancora tiepida. Fino a ieri, in prevendita erano stati venduti poco più di 13.000 biglietti. Tra oggi e giovedì, a Trigoria è prevista peraltro una rappresentanza di tifosi per incoraggiare e spronare la squadra. Ieri al «Fulvio Bernardini» l'allenamento si è svolto in un clima di indifferenza assoluta, ma la sensazione è che la pazienza stia per terminare.