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Oggi finale con salita a Tropea

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Rampa a un chilometro dal traguardo, esame per i velocisti

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Il gruppo partirà stamattina da Reggio Calabria, si lascerà alle spalle lo Stretto e si dirigerà verso lo Jonio, risalendo fino a Locri (dove il traguardo dell'Intergiro offrirà i primi abbuoni del 2005). Dopo l'attraversamento di Siderno, i girini taglieranno all'interno muovendosi alla volta del versante tirrenico. Fino a questo punto, nessun segnale di vita altimetrica. Poco dopo il km 100 si affronterà una salitella talmente irrilevante da non prevedere neanche un traguardo del Gran Premio della Montagna. Il Gpm (leggero, terza categoria) arriverà poco dopo, in cima alla rampa di Jonadi, al km 161. Piccoli sommovimenti orografici che non determineranno alcunché, visto che ormai i velocisti di vaglia sanno resistere bene anche quando la strada si impenna un po'. Il sale della tappa sarà tutto nella coda. Le squadre degli sprinter porteranno agevolmente i loro capitani fino all'ultimo km, ma lì, a Tropea, troveranno una rampa durissima per quanto breve, che respingerà i corridori più potenti e veloci. Sarà un mezzo miracolo se qualcuno tra Petacchi, Zabel, O'Grady, McEwen riuscirà a salvarsi e a sprintare. La salita va dai 1000 ai 600 metri al traguardo: poi la strada spiana, ma a quel punto ci sarà certamente già qualche finisseur lanciato verso l'arrivo. I nomi sono noti: Di Luca e Bettini in prima fila, ma chissà che anche un Cunego o un Garzelli non si ingolosiscano. M. Gra.

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