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CARNAGO — L'opportunità unica, forse irripetibile, di entrare nella storia vincendo Champions League e scudetto.

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Punta tutto sull'aspetto psicologico l'allenatore rossonero, cercando di lasciare in secondo piano la stanchezza fisica mostrata dalla squadra ad Eindhoven contro il Psv. «Convinzione di potercela fare e serenità, saranno queste le armi che potranno decidere la gara con la Juventus — ha detto Ancelotti — la stanchezza è un dettaglio. E poi è tutto da vedere il fatto che il Milan sia stanco. In Olanda, per esempio, il Milan migliore si è visto nel finale di partita. La verità è che io penso che la squadra in questo momento sia in una situazione ideale avendo l'opportunità unica di entrare nella storia raggiungendo entrambi i traguardi che ci eravamo prefissi. Questo è uno stimolo eccezionale. La stanchezza è poca cosa quando uno è davanti a un obiettivo del genere. So che faremo di tutto per centrarlo». Magari anche con l'aiuto di un pò di fortuna, quella di cui ha parlato Berlusconi dopo la qualificazione alla finale di Champions League. «Quando mi dicono che sono fortunato lo prendo come un complimento — ha risposto Ancelotti — penso comunque che il Milan abbia fatto una Champions di assoluto livello, perchè solo con la fortuna in finale non ci si arriva. Per aiutare la fortuna però, visto che il proverbio dice: «La fortuna aiuta gli audaci», contro la Juve sarò più audace che con il Psv. Vogliamo comandare gioco e partita». A proposito di pari, se la sfida di San Siro finisse con una «X»? «Rimarrebbe tutto in ballo, ma noi abbiamo questa grande opportunità, giochiamo in casa, e vogliamo sfruttarla. Chi vince non avrà vinto il campionato, ma certo avrà maggiori possibilità di conquistare lo scudetto, anche se a decidere tutto saranno le ultime tre partite». Il calendario sembra favorevole alla Juventus: «Sulla carta, ma bisogna vedere quali saranno gli obiettivi delle squadre che entrambi andremo ad affrontare. Per molte di loro è ancora tutto in ballo». Capitolo Capello. Ancora lui. Ancora loro. Dopo il testa a testa Roma-Juventus dello scudetto giallorosso e quello della scorsa stagione in cui a trionfare è stato invece Ancelotti. «Ecco, spero finisca come l'anno scorso. Comunque, io con Capello ho un ottimo rapporto, è stato anche il mio allenatore. Il fatto di essere nuovamente rivali è un merito di entrambi, perchè vuol dire che siamo arrivati tutti e due a giocarci qualcosa di importante. Poi, come al solito, chi vince sarà bravo e chi perde un pirla». Arbitro del confronto sarà Collina, che a fine stagione smetterà. «Mi spiace. Abbiamo avuto degli screzi ma tutto è passato. Secondo me può ancora rappresentare un punto di riferimento per gli arbitri e quindi la federazione deve fare di tutto per tenerlo nei propri ranghi. E comunque, se un arbitro sta bene non è giusto che debba smettere per forza a 45 anni».

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