Valentino re della pioggia Biaggi-Gibernau: è crisi
Ma poco importa. Perchè alla fine, sotto una pioggia incessante, Rossi, partito dal sesto posto in griglia, ha conquistato una straordinaria seconda vittoria stagionale, la prima sul bagnato con la Yamaha e soprattutto nel primo Gp della storia delle due ruote in Cina. «Vincere sul bagnato con la Yamaha, per la prima volta... Bellissimo, ma non ci avrei scommesso neanche dieci euro, anche se non erano le mie. Di tutte le vittorie della mia carriera, questa è stata la più inaspettata, sono davvero sorpreso», ha detto il pesarese a fine gara, ormai anche re della pioggia. Alla fine di oltre un secondo è stato il vantaggio che ha accumulato nei confronti di un sorprendente Olivier Jacque, in pista al posto dell'infortunato Alex Hofmann, capace di conquistare il primo podio stagionale per la Kawasaki. La partenza è stato uno dei momenti caldi della gara. La sorpresa alla partenza era arrivata per mano delle Suzuki, con John Hopkins in testa nel primo giro e Kenny Roberts poco dopo. Dei big soltanto il campione di Tavullia ha deciso che era arrivato il momento di prendere in mano la situazione, dando il via ad una straordinaria rimonta («ho fatto una buona partenza, ma sono comunque stato sorpreso di riuscire ad andare in testa così velocemente»). Approfittando degli evidenti problemi di Roberts, Rossi è riuscito ad allontanarsi al comando in solitario. Partito invece in pole, Sete Gibernau si è trovato a rincorrere nella confusione dei primi giri. Riguardagnata la seconda posizione, ha tentato poi invano di recuperare la strada persa, ma contro il Rossi «cinese» c'era veramente poco da fare. A questo punto della stagione il pilota di punta della scuderia di Fausto Gresini sembra essere diventato Marco Melandri, che si è aggiudicato la terza posizione ai danni proprio di Gibernau, per il secondo podio stagionale: ora nella classifica generale è dietro a Rossi. Nella sua rincorsa verso il quarto e poi terzo posto, Melandri si è messo alle spalle anche un altro pilota Honda, quel Max Biaggi, poi finito quinto, che proprio non riesce a trovare il bandolo della matassa alla guida della tanto rincorsa Honda ufficiale. «Per come si erano messe le cose sull'asciutto, con i nostri problemi di set-up ed il 14° tempo in qualifica poteva andare anche peggio — ha detto il romano — ma non posso neanche essere contento di un quinto posto. Non è per questo che io e l'HRC siamo qui. Sicuramente sotto la pioggia battente il pilota conta molto di più e sono riuscito a colmare fino a un certo punto il gap che ci separa dai più veloci. Comunque con i problemi di guidabilità che ho ero costretto ad andare oltre il limite di sicurezza, sempre impiccato. Ho dato il massimo fino all'ultima curva, ma così non va. Dobbiamo fare molto meglio e molto presto, una Honda ufficiale non può avere questi «cambi d'umore». Altrimenti non potrò più competere per le prime tre posizioni». Per quanto riguarda gli altri piloti, la pioggia ha sicuramente pesato sulle prestazioni di Alex Barros, undicesimo, e Loris Capirossi, dodicesimo. Sono stati, invece, Mattia Pasini e Casey Stoner a vincere rispettivamente in 125 e 250. Il pilota del team di Totti ha tagliato per primo il traguardo dopo aver battagliato fino all'ultimo con Fabrizio Lai. In 250, invece, successo per...Andrea Dovizioso. Se sul circuito cinese è stato Casey Stoner a vincere, in classifica a togliersi le maggiori soddisfazioni è stato però il campione del mondo della 125. Il pilota della Honda, infatti, si è piazzato alle spalle dell'australiano, superandolo, però, in classifica: 53 i punti di Dovizioso, 50 quelli di Stoner.