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Shevchenko insegue i nostri bomber nella classifica dei cannonieri. E la Nazionale sorride

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Il primo maggio regala una domenica di calcio scintillante che consente alla Juve di agganciare il Milan spinta da un gol di Cannavaro prima della supersfida di domenica pomeriggioa San Siro che vale lo scudetto. Ma è stata la giornata dei grandi attaccanti italiani che sono tornati ad insidiare il titolo dei cannonieri che sembrava saldamente in mano a Montella. E, invece, l'Aeroplanino giallorosso non decolla più con la stessa frequenza del girone d'andata e Gilardino lo ha raggiunto con il poker nel luna-park della gara Parma-Livorno finita 6-4 con un punteggio d'altri tempi e le difese pesantemente sotto accusa. Nella stessa gara si conferma cecchino di razza il livornese Cristiano Lucarelli anche lui autore di quattro gol e ora a soltanto una lunghezza dai due colleghi in testa nella speciale classifica del cannonieri. Tra loro quasi sicuramente uscità il re dei bomber a meno di una clamoroso recupero di uno degli inseguitori. A impreziosire la festa italiana il sigillo di Toni giunto a quota diciassette e la tripletta di Rocchi, più staccato come Zampagna (per lui due giorni fa una splendida doppietta alla Samp). E tutti questi centravanti giocano in squadre non di prima fascia quasi a dimostrare che il loro bottino di gol ha un valore doppio rispetto alle reti di Shevchenko, Ibrahimovic, Trezeguet ed Adriano. Dunque, viva i bomber di casa nostra senza dimenticare Totti, Del Piero e Vieri che non stanno vivendo una stagione straordinaria ma che possono offrire un contributo importante alla nostra nazionale. Già perché Marcello Lippi si è stropicciato gli occhi davanti alle prodezze dei suoi attaccanti pensando ai mondiali del prossimo giugno.

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