Rocchi spera «Voglio restare alla Lazio»
«Voglio rimanere alla Lazio», urla forte il bomber già entrato nel cuore della gente, che in quel peperino tutto scatto e profondità ha trovato l'icona ideale da affiancare a Di Canio. Paolo, all'amico «Tommy», ha inculcato il valore, il significato intrinseco dell'ideale biancoceleste. Sarà per questo che la comproprietà rilevata quest'estate dall'Empoli ora va stretta. L'attaccante fa gola a mezza serie A (pervenute oltre dodici richieste) e lo sa, però la voglia di legarsi alla Lazio è più forte. «Vorrei rimanere qui ma non dipende solo da me, visto che sono in comproprietà con l'Empoli. Mi auguro di conoscere al più presto la situazione, anche se al momento il mio pensiero principale è di fare il massimo per questa squadra». Anche perché il bomber è convinto che si possa fare molto meglio. «Per come la penso io - ha aggiunto Rocchi - la Lazio non merita questa posizione e noi non pensiamo certo alla salvezza». Il diesse Martino, nel caso in cui si dovesse concretizzare l'operazione-Cesar, potrebbe sfruttare il conguaglio per iniziare la trattativa con l'Empoli, partendo da 2.5 milioni per strappare l'intero cartellino del giocatore. Se ne riparlerà nelle prossime settimane. Anche perché ora c'è da chiudere il discorso relativo agli affari in uscita. Se ne andrà Mea Vitali: Catanzaro in vantaggio sul Bari. Bloccata la cessione di Lequi in Spagna, come quella di Oscar Lopez. Silenzio totale sul fronte-Cesar: Moratti non ha rilanciato, attesa per le prossime 48 ore e per l'eventuale controffensiva nerazzurra. Sempre da analizzare la posizione di Pandev, direttamente coinvolto nel rebus incrociato sull'asse Roma-Milano. Il grimaldello per sbloccare la trattativa rimane la contropartita economica da mettere sul piatto della bilancia: non si scende da 4.5 milioni. La strategia è quella di confermare i pezzi pregiati, salvo rilanci inaspettati. Per questo Muzzi è ancora in bilico: è rispuntata l'ipotesi della Reggina. Nel caso in cui i calabresi, a margine della partita di domani, dovessero chiedere con argomenti convincenti il bomber di Morena la Lazio potrebbe dirottare le proprie attenzioni su Ivan Franceschini, il difensore amaranto. Con il Chievo, invece, c'è sempre l'argomento-Semioli: Manfredini, o Muzzi, in cambio. Sfumata l'idea dell'altro Franceschini, il laterale gialloblù di centrocampo. Attesa per Domizzi-Seric. Capitolo-società: filtrano spiragli per la dilazione/transazione del debito con il fisco. L'Agenzia delle Entrate, attraverso il proprio direttore Raffaele Ferrara, ha confermato di aver «chiesto il parere al Consiglio di Stato e sulla base di questo parere faremo a breve una circolare per fissare i principi in merito alla rateizzazione del debito». L'assioma: secondo quanto emerso da fonti societarie il parere è positivo, seppur non vincolante. Carlo Di Iorio, direttore uscente delle Entrate, ha ricordato che «la situazione va approfondita», anche se le indicazioni lasciano presagire una chiusura positiva della vicenda. Anche perché la Lazio soddisfa i requisiti di legge contenuti nel decreto legge 8 luglio 2002, convertito con modificazioni in legge l'8 agosto dello stesso anno. «Si tratta solo di applicare la legge», sentenzia la proprietà. La società ha già provveduto a ridurre le sanzioni di un terzo. Tra poco partirà la trattativa sul debito da 120 milioni più le sanzioni (altri 50 milioni circa, interessi all'8,40% l'anno). Con uno spiraglio in più.