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Mondiali di Sci Ieri l'inaugurazione, oggi (11.45 Rai3) superG maschile

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Azzurri, sfida impossibile

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Con una temperatura abbondantemente sotto lo zero (circa cinque gradi al di sotto dello zero in paese nel pomeriggio di ieri), migliaia di persone hanno sfidato ieri il gelo per assistere all'apertura ufficiale della kermesse avvenuta nel parterre della pista Stelvio. È stata davvero una belle cerimonia, in linea con le attese. Uno spettacolo dedicato alla montagna e alle sue tradizioni, ma ancor più alla solidarietà e al confronto tra i popoli. Questi i temi conduttori dello show, interpretato da quattro gruppi musicali del continente americano, in rappresentanza delle culture Apache, Azteca, Incas e Cree. Musiche, suoni e colori hanno provato a riscaldare i tantissimi spettatori, intervenuti, a dire il vero, più per vedere sfilare le squadre al completo. Così, mentre l'azzurro Giorgio Rocca portava il Tricolore seguito diligentemente dal resto della truppa italica, le immagini della sfilata degli atleti venivano irrogate in tre dimensioni. A tagliare il nastro dei Mondiali è stato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni: «Questo mondiali sono il biglietto da visita per uno scenario olimpico». Chiaro il riferimento del Governatore alla candidatura di Milano per i Giochi 2016, che si terranno in Europa. Oltretutto, Formigoni ha detto che la Lombardia darà tutto il suo appoggio a New York per le Olimpiadi del 2012 ed entro il 2007 sarà pronta a presentare la candidatura per Milano. Con un alleato come la Grande Mela davvero da non trascurare. Tornando allo sci, oggi si disputa la prima gara, il superG maschile. Il primo atleta uscirà dal cancelletto di partenza della pista Stelvio alle 11.45 (diretta su Rai Tre). Sarà Kristian Ghedina ad aprire la rassegna iridata in Valtellina. «Ghedo» partirà infatti col pettorale numero uno. Brutto presagio. Nelle discipline veloci, come noto, i favoriti partono con pettorali da 25 al 30. Difficile che l'ampezzano possa salire sul podio. La gara servirà piuttosto come «warm-up» in vista della discesa libera, la gara in cui Ghedina mollerà tutto, nonostante le avversità rappresentate da un tracciato che nella sua carriera non ha mai dimostrato di gradire molto. Rimandendo in casa-Italia, Sulzenbacher scenderà col numero 4. Qualcosa di buono potrebbero fare Fattori (pettorale numero 13) e Fill (14). Il primo è un supergigantista nato e potrebbe riservare qualche sorpresa. Fattori, 31 anni, è l'ultimo azzurro ad aver vinto una gara in superG (nel 2002 a Kvitfjell). Il parmense è reduce da una brutta botta rimediata nelle prove della discesa di Kitzbuehel: «La botta alla coscia sinistra, dove mi ero anche tagliato, è scomparsa. Ma ora ho la tibia della gamba destra che mi fa male. La caviglia si gonfia e mi fa male». Fill quest'anno in questa disciplina ha sempre fatto benino, giungendo anche 5° a Beaver Creek (suo miglior risultato di sempre in Coppa del Mondo). Chiaro che i favoriti non parlano certo italiano. Kjus (che ha disertato le ultime prove per arrivare carico a Bormio), Miller, Walchhofer, Rhalves e Maier. Sono questi i cinque nomi che si giocheranno la medaglia stamane. Tutto si risolverà in un duello Austria-Stati Uniti, con Maier e Walchhofer da un lato e Miller e Rhalves (i campioni uscenti delle ultime due edizioni dei Mondiali svoltisi nel 2003 a St. Moritz e nel 2001 A St. Antona) dall'altro. Eppure, i Mondiali ci hanno spesso abituato agli outsider. A St. Moritz la fecero da padroni nelle discipline veloci. E in una singola gara l'episodio potrebbe ripetersi.

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