SCOMMESSE
Nel mirino, in particolare, sarebbero cinque partite tra Coppa nazionale e campionati di seconda e terza divisione. «Le accuse nei miei confronti sono fondate», ha detto il direttore di gara in un comunicato diffuso dal suo legale Stephan Holthoff-Pfoertner. «Mi rammarico per aver agito in questo modo e chiedo scusa alla federcalcio tedesca, ai miei colleghi arbitri e ai tifosi. Negli ultimi giorni ho pensato alla mia situazione, la pressione era diventata insostenibile e sono crollato. Adesso sono pronto a collaborare». «Meglio così», ha commentato Michael Gruenwald, portavoce del procuratore di Berlino che ha aperto un fascicolo sul caso. Hoyzer, 25enne di Berlino, si è dimesso la scorsa settimana ma fino ad oggi ha continuato a dichiararsi innocente. Prima di essere travolto dallo scandalo, era considerato in prospettiva uno dei migliori fischietti a disposizione della Dfb, la federcalcio tedesca. Secondo un'emittente televisiva di Berlino, l'arbitro avrebbe incassato una somma «a cinque cifre» per manipolare le partite. Non è escluso che Hoyzer abbia avuto legami con la mafia croata che controlla un vasto giro di scommesse clandestine. La federazione tedesca non impedisce agli arbitri di puntare sulle partite. In futuro, però, verranno adottate nuove misure. Anzitutto, le designazioni verranno rese note con due giorni di anticipo rispetto alle gare. Attualmente, il preavviso è di quattro giorni. Hoyzer avrebbe approfittato anche delle falle nell'attuale sistema di gestione delle scommesse sportive. La maggior parte delle giocate è raccolta dalle agenzie pubbliche. Una fetta del mercato, però, è in mano a provider privi di una vera e propria licenza. La mancanza di una regolamentazione chiara, ovviamente, rende più difficile l'opera di controllo.