«Re» Federer s'inchina a Safin
Dopo quattro ore e 28 minuti di grande spettacolo ed una serie infinta di emozioni ha vinto a sorpresa il russo Safin che pertanto si è qualificato per la terza volta per la finale di questo torneo. Nelle due occasioni precedenti Marat era stato sconfitto nel 2002 dallo svedese Thomas Johansson, l'anno scorso proprio da Federer che lo aveva battuto in tre set. Per Federer, che ha avuto un match point nel tie-break del quarto set, si tratta della prima sconfitta dall'agosto dell'anno scorso quando era stato eliminato dal ceko Thomas Berdych alle Olimpiadi di Atene. È difficile fare di questi confronti ma credo che Safin non abbia più giocato così bene dal settembre del 2000 quando aveva battuto in tre set Pete Sampras nella finale dell'Open degli Stati Uniti. Molte volte in questi anni mi è capitato di dire o di scrivere che Safin, giocando al meglio delle sue possibilità, avrebbe potuto battere qualsiasi avversario. Il primo problema è che Safin non è stato più capace di esprimersi a quel livello, il secondo è che negli ultimi tempi Federer aveva raggiunto uno standard di rendimento ed una qualità di gioco da farlo considerare quasi imbattibile. A sostegno di questa affermazione c'è la serie di 26 vittorie consecutive interrotta ieri sera da Safin ma soprattutto ci sono 25 successi contro i primi 10 giocatori del mondo negli ultimi due anni. Per darvi un'idea della qualità dello spettacolo e dell'intensità del gioco alla fine dell'incontro mi stavo domandando se i 63 games giocati potessero costituire un record per una finale di un torneo del Grande Slam dopo l'introduzione del tie-break. Avrei probabilmente cominciato l'articolo con questa riflessione se non mi fossi reso conto che non avevo assistito ad una finale, ma soltanto ad una semifinale. Impossibile riassumere le prodezze ed i momenti salienti dell'incontro. Mi limito a ricordare che Federer, in vantaggio per due set a uno, ha avuto un match point sul 6 a 5 nel tie-break del quarto set nel quale era stato in testa per 5 a 2 con due servizi a disposizione. Safin ha vinto quel tie-break per 8 punti a 6, quindi Federer si è fatto assistere dal fisioterapista per un problema alla schiena ed al braccio destro ma non ho avuto l'impressione che il rendimento del campione svizzero ne abbia risentito. Comunque nel quinto set Safin è andato in vantaggio per 5 a 2, ha avuto due match point sul 5 a 3, un terzo sul 5 a 4, ha salvato due turni di battuta da 0-30, ha sciupato altri due match point sul 7 a 6 ed ancora un altro, il sesto, sull'8 a 7 prima di chiudere finalmente quando Federer è finito per terra nel tentativo di recuperare una palla impossibile. Mi spiace dover riassumere in poche righe un'altra bellissima ed emozionante partita come quella giocata da Serena Williams e da Maria Sharapova nella prima semifinale del singolare femminile. La Sharapova ha servizio per il match sul 5 a 4 del secondo set ed ancora sul 5 a 4 nel terzo. Ha avuto anche tre match point ma non è riuscita a chiudere finendo per cedere per 8-6 al terzo set dopo 2 ore e 39 minuti. Da ricordare che due anni fa, prima di battere in finale sua sorella Venus, Serena aveva salvato due match point in semifinale contro la belga Kim Clijsters. Questa volta Serena troverà in finale Lindsay Davenport, che ha vinto questo torneo nel 2000 ma che ieri ha rischiato molto contro la francese Nathalie Dechy, che le ha strappato il primo set ed ha tenuto il match in equilibrio fino al tie-break del secondo set. Serena Williams ha un bilancio favorevole di 9 vittorie a 4 nei confronti della Davenport ma ha perso le ultime due sfide giocate l'anno scorso.