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Coppa Italia I giallorossi vincono di misura l'andata dei quarti di finale. Ritorno il 16 marzo Cassano e Montella incantano nel primo tempo, decide il giovane centrocampista di testa

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Roma, basta un gol di De Rossi

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Ma potrebbe non bastare un solo gol, quello realizzato ieri da De Rossi, per andare avanti in Coppa Italia. Già, per il 16 marzo al Franchi, nel match di ritorno che aprirà le porte della semifinale, sarà tutta un'altra Fiorentina. Superdino avrà avuto il tempo di provare, sperimentare, dare un senso a questo gruppo e magari anche ricevuto i rinforzi chiesti a Della Valle: probabilmente Cruz e Negro. La Roma spreca un'occasione per affondare il colpo, contro una squadra nettamente inferiore che arriva per la prima volta dalle parti di Zotti dopo cinque minuti della ripresa e che solo nel finale oltrepassa in maniera decisa la metà campo giallorossa. Un solo tempo di Roma, nel quale succede tutto, con Del Neri costretto a fare a meno di Totti, ma che non rinuncia invece a metter dentro un inedito tridente con Corvia a fare il terzo insieme a Montella e Cassano: che gioca qualche metro più indietro. Il freddo glaciale non aiutano l'incasso, lo stadio semideserto (11.711 spettatori per 96.100 euro che permettono alla Roma di pagare almeno la multa di 50.000 euro inflitta dopo i fumogeni di Siena) e la Sud rivendica gli episodi di domenica scorsa: «Scusate il ritardo siamo ancora ad Orvieto» recita lo striscione che riempie la curva. Dall'altra parte un inedito Zoff, che il caso ha voluto fa esordire proprio all'Olimpico. Il nuovo tecnico viola arriva, si siede sulla panchina sbagliata, convinto di esser forse ancora il padrone dell'altra metà di Roma. Si parte con un errore piuttosto marchiano dell'arbitro Nucini che grazia Lupatelli. È il 5' quando il portiere viola rovina in uscita su Corvia lanciato a rete, tocca la palla di mano fuori area meriterebbe almeno il cartellino giallo, ma per il fischietto bergamasco va bene così. Poi inizia lo show di Cassano al quale Del Neri ha chiesto di fare il Totti: funziona. Al 14' l'attaccante barese inventa la prima cosa straordinaria della serata: grande apertura per Montella che la volo di sinistro mette nel mezzo per Corvia sul quale però chiude la difesa viola. Due minuti e arriva il bis. Ancora un lancio da fenomeno per Montella che stoppa il pallone e manda dentro ancora il giovane Corvia sul quale Lupatelli dice ancora «no». Show del barese al 22' quando sulla fascia sinistra del campo si libera alla sua maniera da una triplice marcatura e serve profondo ancora per Montella. Lo stop e la girata dell'aeroplanino giallorosso vengono bloccate in due tempi dall'estremo difensore viola. Poi di nuovo una palla su un piatto d'argento per Corvia che costringe agli straordinari il povero Lupatelli. In campo c'è solo la Roma, con un Cassano in condizioni strepitose e il resto del grupo pronto a supportarlo in tutte le parti del campo. I movimenti voluti da Del Neri funzionano, Dacourt sembra aver ritrovato il passo giusto, ma finisce più volte a terra dopo scontri di gioco. Al 28', si rialza dall'ennesimo frontale e chiede cambio: dentro D'Agostino che gioca così la sua ultima gara da romanista e già domenica prossima potrebbe essere avversario, sempre all'Olimpico, con la maglia del Messina. E sarà un caso, parte proprio da lui la palla che De Rossi trasformerà nell'1-0. Quarantesimo: punizione dalla sinistra, il centrocampista giallorosso svetta di testa e inchioda la Fiorentina. Secondo tempo di noia mortale con Del Neri che mette dentro i ragazzi pensando alla partita di domenica in campionato. Scurto in campo per Mexes, e quattrodici minuti dopo De Martino per Corvia. I ragazzi faticano, la Roma si ferma e la Fiorentina prova a fare il colpaccio. Ma stavolta lì dietro c'è Zotti che ci mette due volte una toppa (sempre su Miccoli) e permette alla Roma di dedicarsi anima e corpo al Messina che domenica sbarca all'Olimpico.

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