Inter-Cesar, ultimo assalto
Offerti Binotto e Franceschini
Nel senso che la Lazio, o meglio la proprietà biancoceleste, potrebbe capitolare nel caso in cui arrivasse l'atteso segnale da parte di Moratti. La variabile impazzita dell'estenuante trattativa legata al brasiliano potrebbe quindi essere sintetizzata dal colloquio diretto tra i due presidenti. Anche ieri i nerazzurri hanno cercato di chiudere l'affare: nuovi contatti con il diesse Martino, il conguaglio arrivato a toccare i 2.5 milioni, la possibilità di rivederlo ulteriormente (di poco), fino a raggiungere quota 3 milioni, con l'aggiunta dell'altra comproprietà di Pandev. Le basi ormai sono queste, ma a Villa San Sebastiano c'è poca voglia di assecondare le ambizioni di Mancini, perché l'offerta non è ritenuta «indecente» e per il momento non si è creata la condizione giusta, cioè la telefonata di Moratti, la chiusura ad «alti livelli». Una questione di gerarchie, insomma, l'argomento giusto. Il brasiliano attende notizie, il suo procuratore, Gilmar, ha temporeggiato confidando nella svolta immediata, prima del volo che doveva portarlo in Giappone. L'Inter ha deciso di insistere, perché questa è la volontà del tecnico nerazzurro e perché quest'affare rappresenta probabilmente l'ultima apertura di credito illimitata concessa al discusso ex allenatore biancoceleste. Le critiche ricevute dopo la partita contro il Chievo hanno accelerato le grandi manovre. Nessun ripensamento, si procede. E niente tentennamenti in attesa dell'eventuale acquisizione di Jankulovski a giugno. Ore decisive, quindi. Stesso discorso sul fronte-Domizzi. Trovato l'accordo con la Samp, che ha sapientemente atteso lo scontro diretto con la Lazio prima di concedere il via libera per il prestito del jolly fino a giugno, si attende l'ok di Seric per il passaggio al Brescia. Martino conta di strapparlo in giornata, anche se il laterale ha avanzato qualche perplessità nelle ultime ore. Ci vuole pensare bene. Per ufficializzare lo scambio manca solo questo tassello. L'altra vera operazione riguarda Roberto Muzzi. Inseguito da Bologna, Fiorentina e Chievo. I viola sembrano nicchiare: ieri sera il diggì Lucchesi ha dichiarato di seguire altre piste per rinforzare l'attacco e di voler blindare il cileno Valdes. Il Chievo, per arrivare all'attaccante, potrebbe invece mettere sul piatto della bilancia l'esterno sinistro Franceschini, quello della nidiata dei Nesta e dei Di Vaio, classe '76. In realtà con la società gialloblù si parla anche di Manfredini: il laterale potrebbe tornare a Verona in prestito ed essere proprio lui il grimaldello per lo scambio con Franceschini, nel caso in cui Muzzi finisse altrove. Perché alla finestra c'è anche il Bologna di Mazzone, che sembra in pole. La contropartita per il bomber di Morena potrebbe essere rappresentata da Jonathan Binotto. Semplici ipotesi, da approndire in queste ore. In bilico rimangono sempre Lequi (si proverà fino all'ultimo la sistemazione in Spagna), Oscar Lopez, che attende il placet per vestire la maglia del Betis Siviglia, Mea Vitali e Gonzalez, entrambi nel mirino del Catanzaro. L'argentino continua a rifiutare la destinazione calabrese, il venezuelano potrebbe anche sistemarsi a Bari o a Pescara. Nei giorni scorsi, infine, era stato offerto anche Vanoli, ex terzino del Parma, che dai Rangers Glasgow è finito al Vicenza.