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Farina-Sharapova, l'Italia spera

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Schiavone fuori. L'Argentina sbanca con Coria, Canas e Nalbandian

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A causa del fuso orario (dieci ore di differenza) Silvia potrebbe già essere stata eliminata in questo torneo quando leggerete queste note perché è attesa dalla russa Maria Sharapova, testa di serie numero quattro e vincitrice l'anno scorso del torneo di Wimbledon e del Masters, ma è stata l'unica, dei nostri dodici rappresentanti, a raggiungere il quarto turno. Infatti Francesca Schiavone ha giocato probabilmente la peggiore partita della sua carriera ed è stata sconfitta dalla francese Nathalie Dechy, classificata cinque posti dietro di lei e contro la quale aveva vinto, senza perdere un set, gli ultimi tre confronti diretti. Una partita senza storia perché s'è visto fin dai primi scambi che la Schiavone proprio non c'era. Fallosa nel servizio (sei doppi falli ed una inaccettabile percentuale di primi palle) ed ancor più nel dritto Francesca si è trovata rapidamente 1 a 5 nel primo set. Ha rimontato fino al 3 a 5 ma due doppi falli le sono costati un altro break ed il set. Nel secondo set la Schiavone ha avuto la possibilità di portarsi sul 3 a 2 ma poi la partita è tornata nelle mani della Dechy che ha chiuso in un'ora e 11 minuti rimanendo, insieme alla Mauresmo, l'unica rappresentante francese tra i 27 che erano entrati nei due tabelloni. È stata una grande giornata per il tennis argentino che ha piazzato tre giocatori negli ottavi di finale. La vittoria più significativa l'ha ottenuta Guillermo Coria che ha battuto lo spagnolo Juan Carlos Ferrero in una partita che potrebbe essere un giorno la finale del Roland Garros, sempreché Ferrero riesca a ritrovare una condizione accettabile. Nalbandian ha dovuto concedere il primo set al cileno Fernando «Mano di Pietra» Gonzalez, che ha probabilmente il dritto più violento in circolazione ma poi ha imposto la sua solida regolarità mentre non ha avuto problemi Guillermo Canas, facile vincitore del ceko Stepanek. Non ce l'ha fatta invece a completare il trionfo argentino Juan Ignacio Chela che nell'incontro che ha chiuso la giornata ha dovuto inchinarsi alla grinta dell'australiano Hewitt, deciso questa volta ad essere protagonista davanti al proprio pubblico. Una mezza sorpresa si deve considerare la sconfitta dell'inglese Tim Henman di fronte al russo Nikolay Davydenko che ha sfruttato alla perfezione il suo passante di rovescio per bucare Henman ogni volta che questi si avventurava a rete. Henman è rimasto uno dei pochi giocatori di volo ma non ha soluzioni di ricambio e se il suo schema (servizio e rete) non funziona si trova in difficoltà. Nessun problema invece per l'americano Andy Roddick che ha liquidato l'austriaco Melzer in tre set. A questo punto tra i sedici giocatori rimasti in corsa nel tabellone maschile ci sono i primi quattro (nell'ordine Federer, Roddick, Hewitt e Safin) e nove dei primi dodici se si aggiungono Coria, Agassi, Nalbandian , Canas e Joachim Johansson. Quest'ultimo, che incontra oggi Agassi, potrebbe togliere al pubblico l'incontro più atteso, il quarto di finale tra il campione di Las Vegas e Roger Federer. Intanto il torneo, con oltre 60 mila presenze nella giornata, ha stabilito un nuovo record. C'è ancora qualcuno che pensa che il tennis sia in crisi?

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