CALCIO «Pensavo che il calcio più bello fosse, anche, il calcio più difficile.
Solo che ad applicarlo è difficile». (Shevchenko) ACCENTI «Quando lasciai il Parma e l'Italia, gli dissi che un giorno sarei tornato e gli avrei fatto un gol di testa. Lui mi prendeva in giro, mi diceva che non ci sarei riuscito, che ero troppo piccolino, faceva pesare l'accento francese. Sono stato di parola». (la promessa di Zola a Thuram) GAVETTA Quanti dicono che per sapere se Capello è veramente bravo bisognerebbe vederlo all'opera sulla panchina d'una provinciale, sappiano che «si terranno la voglia. Io la gavetta l'ho fatta, prima di allenare in A: due anni agli Allievi del Milan, due alla Berretti, due alla Primavera. Non so se tutti i miei colleghi possono dire altrettanto. Magari, insegnerebbero più calcio e meno tattica». SUDDITANZA «Se si parla di sudditanza psicologica posso dire che nel Chievo ho ricevuto 12 ammonizioni in un'annata. Alla Juve ne ho presa una sola in dieci partite». (Legrottaglie) POLTRONE «Per me Sky, grazie alla completezza della sua offerta, equivale alla poltrona in tribuna, mentre il digitale terrestre, meno ricco ma più abbordabile, è un posto nei distinti». (Antonio Giraudo) RISCHI «Chi ha giocato a livello professionistico, per più di cinque anni, dopo il 1980 e nel ruolo di centrocampista, ha un rischio di ammalarsi straordinariamente superiore alle attese». (Guariniello)