Open d'Australia, la Schiavone ci crede
In un incontro di secondo turno Hewitt stava giocando contro l'americano James Blake, che ha padre nero e mamma bianca. Hewitt, che non si è mai segnalato per le buone maniere, infastidito da una chiamata di un giudice di linea che era, come Blake, di pelle scura, si rivolse all'arbitro dicendogli: «Non ti sembra che il mio avversario e quel giudice abbiano qualcosa in comune?» Si fosse verificato a Roma, a Parigi o in qualsiasi altro paese l'episodio non avrebbe avuto seguito ma gli Stati Uniti sono particolarmente sensibili (in quanto colpevoli) a questo aspetto. Hewitt vinse quell'incontro in cinque set, in qualche modo l'incidente fu composto ma Blake non l'ha dimenticato. Anche se contro Hewitt è riuscito a vincere solo una volta su sei incontri è sempre andato in campo con una grinta particolare. Ieri i due si sono ritrovati di fronte. Hewitt darebbe un braccio per vincere il torneo di casa sua e poiché, dopo una stagione mediocre, è risalito al numero tre vorrebbe diventare il primo australiano a vincere qui dal 1976, quando a sorpresa vinse Mark Edmondson. Blake ha giocato poco l'anno scorso per una serie di infortuni ed è sceso al numero 94 in classifica ma ieri sembrava quello che due anni fa era salito fino al numero 22. Ebbene per un po' si è pensato che potesse scapparci la sorpresa perché Blake ha vinto il primo set ed ha avuto un set point nel secondo set, prima di cederlo al tie-break. Purtroppo sull'ultimo punto di questo set Blake è caduto ferendosi ad una mano. Ha continuato a giocare ma ormai il momento favorevole era passato, inoltre Hewitt si è scatenato e non c'è stata più partita. La giornata si era aperta con un incontro di buona qualità e di grande interesse perché erano di fronte due giocatori che avevano vinto, per il loro paese, la Coppa Davis. Mikhail Youzhny era stato l'eroe della finale del 2002 a Parigi quando aveva rimontato due set di svantaggio contro il francese Mathieu nell'ultimo decisivo singolare. Rafael Nadal era stato, nel novembre scorso, il protagonista della finale di Siviglia tra Spagna e Stati Uniti battendo Andy Roddick. Ha vinto Nadal dopo che Youzhny aveva sciupato un match point nel quarto set. È opportuno ricordare che questo Nadal compirà 19 anni nel prossimo giugno. Francesca Schiavone ha raggiunto Silvia Farina nel terzo turno confermando una situazione che dura ormai da molti anni e cioè che sono le nostre giocatrici a tenere in piedi il nostro povero tennis. Malgrado una partenza disastrosa che le è costata il primo set, la Schiavone si è ripresa ed ha finito per vincere a zero il terzo set contro l'ucraina Perebiynis, numero 92 in classifica. Ora dovrà vedersela con la francese Dechy, numero 25, che ieri ha rischiato contro l'americana Mashona Washington, sorella di un ex finalista di Wimbleon (1996). Per poco non ha rovesciato il pronostico ed ottenuto una vittoria di prestigio Tathiana Garbin che ha perduto in due set, entrambi decisi al tie-break, contro la croata Sprem, testa di serie numero 13. La Garbin è stata in vantaggio per 5 a 3 nel primo set ed ha avuto ben quattro set-point (tre consecutivi) nel secondo malgrado un leggero infortunio alla caviglia occorsole nel primo set.