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Materazzi incedibile, rinnova con l'Inter fino al 2009

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«Dieci giorni fa avevo chiesto di poter andare a Bologna: mi hanno risposto che sono intoccabile»

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In particolare, la richiesta del tecnico biancazzurro, nell'ambito dell'operazione Cesar: «Con Papadopulo ci sono nato, ma questo va al di là dell'aspetto calcistico o dei rapporti di lavoro. Avevano dichiarato che per Cesar ci voleva una proposta indecente: vuol dire che valgo». Ma nelle ultime settimane, il difensore è stato corteggiato con insistenza dal Bologna di Carlo Mazzone: «Circa dieci giorni fa avevo chiesto alla società di poter raggiungere Mazzone a Bologna, ma l'Inter mi ha detto che sono incedibile. Non volevo scappare, ma solamente rendermi utile. Poi, parlando con il tecnico e con la società ho risolto i problemi che avevo. Tanto da rinnovare il contratto fino al 2009. E' una cosa che mi gratifica, perché così rimarrò all'Inter fino ai 36 anni e militerò in questa squadra durante il suo centenario nel 2008». Quindi, l'ex perugino analizza stagione, dal punto di vista personale: «Tutti vogliono giocare: da parte mia ho avuto sempre la coscienza a posto e questo l'ha sottolineato anche il tecnico. La più grande soddisfazione per un calciatore credo sia quella di lavorare con impegno in settimana e farsi trovare sempre pronti. Mancini non è certo dispiaciuto se Materazzi gioca bene, così potrò contribuire alle vittorie. Credo che in gruppo la serenità sia un aspetto importante: io l'ho trovata recentemente. Magari, ha contribuito il viaggio alle Maldive, dove ho visto cose molto brutte: ora ho l'anima in pace e sono tranquillissimo». In campionato troppi punti di distacco, in Europa lanciati: «Lo sappiamo di essere lontani dalla Juventus. Ma credo che la Champions League non debba essere il nostro unico obiettivo, visto che potrebbe durare solamente altre due partite (quelle con il Porto, ottavi di finale). Ma chiamante speriamo che non avvenga una cosa del genere. Ora, in campionato l'Inter attende il Chievo nell'anticipo di domani: ìDa tre, quattro anni questa squadra dà del filo da torcere a chiunque. Specialmente a noi. Dovremo scendere in campo con la giusta cattiveria agonistica si dall'inizio». Infine, una battuta sull'avvento del digitale terrestre, che aumenterà le telecamere sul terreno di gioco: «Sono abituato ad averne sempre una addosso da 4-5 anni. Saranno gli altri a doversi abituare». Contro i veneti, Mancini pare esser tornato sui propri passi. Dopo aver meditato il tridente, ora sembra esser favorito l'atteggiamento consueto del 4-4-2. L'uruguayano Alvaro Recoba viaggia spedito verso l'ennesima esclusione. Soluzione a vantaggio di Martins e Vieri. Di certo, non ci sarà Adriano: il ha svolto un lavoro differenziato, proseguendo nelle terapie iniziate ieri per il recupero dall'infortunio al polpaccio sinistro. Per il resto, Mancini non ha particolari dubbi in difesa. È difficile che recuperi Mihajlovic, per via di un riacutizzarsi del risentimento muscolo-tendineo. Perciò la coppia centrale sarà composta da Cordoba e Materazzi, con Javier Zanetti e Favalli esterni. A centrocampo, Van der Meyde e Stankovic esterni, con Cristiano Zanetti (o Davids) e Cambiasso centrali.

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