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VOELLER

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«Potrei ancora

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Rudi Voeller era stato l'allenatore della squadra giallorossa solo per quattro settimane, poi dopo l'ennesima sconfitta aveva preferito ritornarsene in Germania. Da ieri è il nuovo direttore sportivo del Bayer Leverkusen, al posto di Jurgen Kohler, che aveva interrotto il suo rapporto al termine della scorsa stagione. «Mi sento come se non me ne fossi mai andato» ha detto il nuovo ds del Leverkusen in una conferenza stampa affollata da 150 giornalisti presenti alla BayArena, lo stadio del club. Era quindi una situazione sotto controllo, bisognava solo aspettare che le cose maturassero: Voeller aveva escluso un ritorno immediato al Bayer, ma già dalla scorsa estate la carica di direttore sportivo del club tedesco era pronta per lui. Voeller ha scelto di restare a casa ma non per mancanza di alternative: «Ho ricevuto nelle ultime settimane numerose offerte sia dalla Germania che dall'estero sia come allenatore che come manager». Per il momento resterà dietro la scrivania, per il futuro si vedrà: »Quando decido una cosa — ha detto ancora Voeller — vado avanti nel mio programma, ma sono ancora giovane, quindi un giorno non è escluso che non possa tornare in panchina». Voeller era già in qualche modo calato in una parte, tanto che il 18 ottobre scorso, aveva evitato ogni contatto con la Roma in trasferta a Leverkusen per la Champions League. «Non è il momento — aveva spiegato l'ex ct tedesco ai giornalisti che aveva incontrato i cronisti in una saletta dello stadio —. Qui ho ancora un ufficio. Roma? Ho sbagliato, è stata una scelta dettata dai sentimenti, ma sbagliata». Voeller dopo aver assunto la guida tecnica della Roma aveva infatti lasciato l'incarico di general manager del club tedesco. E in quell'occasione, per non turbare la tranquillità della Roma, Voeller aveva anche deciso di non assistere alla partita allo stadio. Fra. Bov.

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