La promessa di Pesic «Roma in Eurolega»

la risposta a chi gli chiede come occuperà il suo tempo libero. La cultura del lavoro è alla base della sua filosofia d'allenatore. «E' la prima volta nella mia carriera in cui subentro a stagione in corso. Il tempo per capire la squadra, le singole esigenze dei giocatori è poco. Ed allora il mio primo messaggio è chiaro. Dobbiamo lavorare tutti assieme, duramente. Noi tecnici, la società ed i giocatori. Ed abbiamo bisogno anche del vostro aiuto (rivolto alla stampa ndr). Dobbiamo pensare positivo, tutti insieme, per riuscire ad ottenere il massimo». Se qualcuno parla di obiettivi, Pesic è chiaro. «Potrei dire l'Eurolega, perchè Roma è una piazza che meriterebbe di giocarla. Ma questo può essere un punto d'arrivo a lunga scadenza. Ora dobbiamo essere realisti. C'è la Scavolini domenica prossima ed allora la prima cosa è provare a vincere questa sfida. Poi cercheremo di fare il meglio possibile. Che quest'anno potrebbe essere la qualificazione all'Uleb Cup, per ridare alla Virtus una dimensione europea». Ma cosa vuole dai giocatori? «L'adesione al progetto, l'unità d'intenti e la massima concentrazione. Una stagione vincente non si costruisce solo con i 40' di gioco della partita. Ci vuole applicazione anche nello stretching prima dell'allenamento o nella seduta di tiro che chiude il lavoro. Il sacrificio è nell'arco di ogni giorno. Siamo professionisti per questo». Roma è una piazza affascinante, ma anche molto difficile. «Faccio il coach perchè mi piace accettare le sfide e non ho nessuna difficoltà a vivere sotto pressione. Anzi questo stato di cose mi esalta, mi da tanta carica. Ho allenato e vinto in grandi piazze, non vedo perchè non si possa aprire un ciclo anche alla Virtus». Ma da qui a giugno non ha fatto promesse al presidente. «Ho accettato l'incarico dicendo all'ingegner Toti che in questo arco di tempo raccoglieremo quello che è nelle nostre possibilità. Ora non posso dire cosa. Devo parlare con ognuno dei giocatori, capire come utilizzarli in campo. Il mio primo compito sarà quello di dare ad ognuno di loro la possibilità di espriemrsi al massimo della proprie potenzialità». Magari con il regalo dell'ingaggio di Bodiroga. «Da quello che so lui resterà a Barcellona». Ed a lui s'accoda il presidente Toti. «Di mercato non abbiamo parlato. La società è pronta, ma aspettiamo le indicazioni del tecnico e di Brunamonti». Le ultime parole di riguardano il suo coinvolgimento per la creazione di un serbatoio di giovani. «Mi piace — conclude Pesic — lavorare con loro. Girerò per le palestre e cercherò di essere il garante della Virtus per la crescita ed il lancio di giovani romani. In una squadra forte serve il loro entusiasmo, ma per vincere occorre anche l'esperienza dei verterani».