Ibrahimovic-Del Piero guidano la capolista nel posticipo (20.30, Sky 1)
Quella juventina infatti, è ora la brutta copia di quella squadra che dominò sino al mese di dicembre in Italia ed in Europa. Anche la vittoria di una settimana fa contro il modesto Livorno, privo dei due fratelli Lucarelli e di Protti, ha fatto mugugnare il popolo bianconero, conscio che c'è qualcosa che non gira come dovrebbe. In realtà le squadre di Capello partendo molto forte, hanno sempre avuto un piccolo calo a gennaio, per poi riprendersi nel mese successivo e finire il campionato in crescendo di condizione. Gennaio è quindi il mese dove limitare i danni e se possibile mantenere il distacco che ora separa la capolista dal Milan inseguitore. Già stasera a Cagliari (ore 20,30 diretta Tv Sky Sport1) sarà una piccola prova della verità, che permetterà di capire come sta realmente la compagine di Capello. Per quanto riguarda la formazione, solito 4-4-2, con Del Piero a far coppia con Ibrahimovic. Ma attenzione ai sardi, che proprio in casa si esprimono sempre ad altissimi livelli. La loro ottima classifica si deve infatti proprio ai punti racimolati tra le mura amiche, in virtù di sei vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta, guarda caso proprio contro il Milan. Lo stesso Arrigoni, allenatore dei rossoblu, ieri in sede di presentazione del match è stato molto chiaro: «Non firmo per un pari perché questa è una partita troppo bella da giocare. Poi, certo, se arrivasse, sarebbe comunque un risultato positivo. Vogliamo dar fastidio alla Juve, dovremo rompergli le scatole in tutte le parti del campo». Quindi pressing e contropiede, queste le doti che i sardi cercheranno di sfruttare. Capello ne è cosciente ed in perfetto stile Liedholm tesse le lodi degli avversari: «Il Cagliari è davvero una squadra difficile. Ha 3 attaccanti velocissimi. Dovremo stare molto attenti perché non daranno punti di riferimento». I sardi puntano su Zola e Langella, impegno da prendere con le molle per i torinesi, soprattutto perchè diversi giocatori della Juventus hanno dimostrato di non essere al top della forma, vedi Emerson. Il mister friulano non smentisce ma è pronto a tendere la mano al suo cervello in campo: «Avete la memoria corta. Il brasiliano non ha ripreso con gli altri la preparazione per l'anno nuovo a causa di alcuni problemi fisici. Se non ci si può allenare con continuità è chiaro che non si può essere al massimo della condizione. Quando starà bene rivedrete il vero Emerson». Su Trezeguet. «Non ha più paura dei contrasti, sta bene e sono molto contento - afferma il mister bianconero - Posso dire che sono soddisfatto di come ha giocato per tutti i 90 minuti. Non sapevo come avrebbe reagito ed invece ha reagito benissimo». Poi da perfetto padrone di casa, il benvenuto a Mutu, un giocatore che potrà far molto comodo l'anno prossimo: «Mutu è un giocatore che conosce il campionato italiano e ha sicuramente le caratteristiche che piacciono a me. È veloce ed ha qualità importanti. In più l'abbiamo preso a parametro zero e non abbiamo speso soldi. Ed oggi non è poco». Infine una battuta sui suoi pupilli in giallorosso, Totti e Cassano: «Sono fuoriclasse che possono fare la differenza in tutte le squadre. Ma attenzione, questo è un semplice giudizio che voi mi avete chiesto. Da qui a comprarli ce ne passa». Come a dire, parola alla società. A Moggi saranno fischiate le orecchie.