TAM TAM RADIOFONICO A FAVORE DEL LEADER

E il tam tam delle radio locali ha raccontato i diversi stati d'animo che la vicenda Totti ha creato. Motivo di discussione però è stato anche il lancio dei fumogeni che ha causato la sospensione della partita. Inutile sottolineare che la maggior parte dei sostenitori sta dalla parte di Totti. Il coro formato dalla maggioranza si è schierata dalla parte del capitano, capendo la sua amarezza e anche giustificando in qualche modo le parole rilasciate dopo la partita a caldo. Naturalmente l'invito di questa parte dei tifosi e di restare alla Roma: «perché i tifosi veri non sono quelli che ti hanno offeso - ha detto uno dei tanti ascoltatori intervenuto in diretta - i tifosi della Roma sono quelli che ti amano e non possono pensare ad una Roma senza di te». Anche qualche telefonata goliaridica: «Spingere Totti ad andare via è come la moglie che per fare un dispetto al marito lo evira...». Qualcuno riesce a scherzare, ma in molti sono rimasti colpiti da quanto successo al simbolo della Roma. Poi c'è la testimonianza di chi cerca di andare incontro a tutti: «Io ero a Siena - le parole dell'ascoltatore - e devo dire che quando Totti è venuto sotto la curva non si vedeva per il fumo che c'era. Forse chi ha tirato la bottiglietta non l'ha visto». Il fatto che resta è che la maggior parte dei giallorossi condanna il comportamento di quel gruppo che offeso e ferito Totti. «E poi basta fare la figura della tifoseria che si fa notare in ogni modo. Isoliamoli, stanno rovinando l'immagine di tutti i veri tifosi. E i veri tifosi della Roma amano Totti». Ma c'e' anche il coro contro. Qualche emittente racconta di sostenitori della Roma delusi dalle parole di Totti. «Ogni occasione per lui è buona per dire che va via, anche adesso ha preso la palla al balzo». Questo è il coro di qualcuno che evidentemente era anche in curva perchè dalle stesse voci viene un'accusa: «Ha evitato anche il confronto girandoci le spalle e andando via». A fianco del capitano si è schierato Bruno Conti, ex bandiera giallorossa, che racconta così la partita in tv. «Ho visto Francesco molto amareggiato da quanto successo. Un episodio che mi ha dato molto fastidio sia come tifoso sia come ex giocatore - ha detto - mi è capitata una cosa del genere l'anno dello scudetto. Quando non giocavo al meglio dopo i mondiali». «È stato solo uno sfogo, un episodio: Francesco Totti non vuole lasciare Roma e non la lascerà mai». È la convinzione di Sebastiano Nela. Per l'ex giallorosso, campione d'Italia con la Roma nella stagione 1982/83, le parole e l'amarezza di Totti, sono state dettate solo dall'amarezza di quell'attimo. «Sono sicuro di questo anche perchè Francesco stesso ha poi precisato che si è trattato di un momento, ha capito che la generalizzazione non vale: è impensabile che i tifosi della Roma siano contro di lui». Roberto Mancini sceglie la prudenza, a un possibile addio di Totti alla Roma non crede ancora. Il tecnico dell'Inter sceglie la via diplomatica anche quando gli si chiede se gli piacerebbe allenare il simbolo giallorosso: «Totti piace a tutti, non solo a me. Se lasciasse la Roma volentieri, comunque se fosse indeciso sa benissimo che ha la nostra stima». Lau. Nov.