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Il patron del Bologna: «È caos assoluto e ci sono tanti club tecnicamenti falliti». Summit tra l'attuale numero uno e il fronte legato a Della Valle«Gli Europei del 2012? Indispensabili nuovi stadi»

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Al termine dell'incontro di ieri con i rappresentanti delle società medio-piccole riunite nella cordata di Diego Della Valle, Adriano Galliani ha tratto le conclusione della giornata in un incontro con i giornalisti. «Abbiamo elaborato - ha detto - simulazioni di ipotesi di accordo sulla ripartizione dei diritti. C'è la volontà di cercare l'accordo per non andare al voto per il rinnovo delle cariche così separati». «Anche se qualcuno dovesse arrivare ai 28 voti previsti - ha aggiunto Galliani - questi non sarebbero sufficienti a chiunque a governare il calcio». Galliani ha comunque offerto una «visione più ottimistica» di quella espressa nel pomeriggio dal patron del Bologna Giuseppe Gazzoni che aveva parlato di «società tecnicamente fallite, il digitale è un problema sottovalutato, è caos assoluto» nelle vicende della Lega. «Il digitale terreste - ha spiegato Galliani - e la non esclusiva di Sky deriva da una decisione dell'Antitrust europeo che ha sancito la nascita della concorrenza. Secondo me la situazione sarebbe stata molto più pericolosa per noi con Sky monopolista. E comunque il futuro è il digitale terreste anche nel free». Galliani comunque prevede che nel medio periodo i ricavi del calcio non scenderanno. «Satellite, telefono, digitale terreste, sono come i treni, le auto i taxi per andare a casa, dei mezzi trasmissivi che servono a portare in casa nostra la partita». E lo spettacolo, il calcio lo giocano i club di serie A e B. «La differenza con Gazzoni - spiega Galliani - è che io credo che la somma dei ricavi non porterà alla diminuzione delle risorse». Neanche per le società che hanno in scadenza i contratti con Sky. «Credo che se ben gestite non avranno contraccolpi. E alla lunga invece ci sarà un grande incremento. Quando tutte le famiglie italiane avranno il digitale terreste la torta del mercato aumenterà tantissimo e si allargherà il numero degli utenti ma non a danno di Sky». Galliani prevede che Sky arriverà nei prossimi anni a 5-6 milioni di abbonati. «Tutti gli altri fra le 21 milioni di famiglie italiane potranno comprarsi una partita singola a un prezzo magari di 5 euro. Forse, semmai, ci perde il pubblico negli stadi, ma le emozioni che ti da calcio da vicino è unica e quindi si tratterà di fare stadi più belli e comodi. Se vedi bene allo stadio hai qualcosa che la tv non potrà mai dare». Un'altra assemblea elettiva in Lega comunque per ora non è prevista. Se le cose dovessero andare nel senso auspicato dalle dichiarazioni di buona volontà di oggi, la data potrebbe essere decisa martedì dopo l'assemblea straordinaria già convocata per le società di serie A. Oggi intanto si riunisce il comitato di presidenza per le norme di regolamentazione di accesso alle aree tecniche per i giornalisti e tecnici delle nuove emittenti digitale terreste. Il regolamento - precisa Galliani - tiene presente i diritti già acquisiti da Sky e Rai e regolamenta i nuovi. Lunedì incontro con le altre componenti del calcio in vista delle elezioni per la presidenza federale e martedì l'assemblea di cui si è già detto. Un programma fittissimo di lavoro per la politica del calcio.

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