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MA LA GARA CONTINUA: DESPRES SCAVALCA MEONI, PETERHANSEL LEADER DELLE AUTO

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Perez, 40 anni, dopo un primo intervento a Dakar è stato trasportato nella notte in Spagna ed è deceduto poco dopo il ricovero. Il pilota aveva subito l'amputazione di un braccio e l'asportazione di un rene. Le condizioni dello spagnolo sono peggiorate all'arrivo ad Alicante. Perez avrebbe dovuto far ritorno in patria sabato. Poi, però, l'aereo degli organizzatori del rally è stato utilizzato per soccorrere un altro concorrente rimasto vittima di un incidente. Il rientro dello spagnolo, quindi, è slittato alla serata di domenica. Il decesso di Perez è stato confermato da una nota diffusa dagli organizzatori della Dakar: «Con grande dolore abbiamo appreso la notizia della morte di Jose Manuel Perez dopo l'incidente avvenuto nella settima tappa del 6 gennaio, da Zourat a Tichit. Perez è stato soccorso dallo staff medico del rally e trasportato a Zouerat dove è stato operato d'urgenza per un grave trauma addominale». Sempre il 6 gennaio, «è stato trasferito alla «Clinique du Cap» a Dakar e poi ad Alicante, dove è deceduto per le gravi ferite riportate». Perez era un centauro dilettante lavorava in un'azienda chimica. Questa avrebbe dovuto essere l'ultima esperienza della sua carriera alla Dakar. Despres intanto si è aggiudicato la decima tappa del raid Dakar, 483 km di percorso sulle dune di Atar, in Mauritania. Il francese della KTM ha preceduto di 10'8" Meoni (KTM) e di 12'24" Pujol, anch'egli su KTM. In classifica Meoni è ora in seconda posizione a 9'13" da Despres. Terzo Coma a 13'2". Nelle auto, successo per Peterhansel su Mitsubishi che ha preceduto di 1'27" Alphand. Terza Kleinshmidt su Volkswagen. In classifica Peterhansel è sempre al comando con 21'28" su Alphand e 1h10'45" sulla Kleinshmidt. Oggi l'undicesima tappa (656 km di speciale) da Atar a Kiffa, sempre in Mauritania.

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