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I tifosi a Mancini «Fai il bis di tacco»

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Un colpo di tacco a un metro di altezza, inserito nelle sigle dei rotocalchi sportivi. Una rete tra le più belle mai realizzate nei 75 anni di storia della stracittadina romana, che fece impazzire anche i cronisti brasiliani, estasiati dinanzi alla prodezza del loro connazionale vestito di giallorosso. E che cambiò, a soli nove minuti dal termine, il corso di quella partita, destinata al pareggio senza reti e vinta poi dalla Roma per 2-0. Era il 9 novembre 2003. Da quel giorno, Mancini è rimasto l'unico brasiliano in organico, ma gira per la Capitale con una «Mazda Rx 8» rossa fiammante, gentile omaggio dello sponsor della Roma proprio per quel tacco storico. Ieri il laterale cresciuto nello stato di Minas Gerais, impiegato stasera nel tridente con Totti e Cassano, è stato riconosciuto in zona Eur da alcuni tifosi romanisti che lo hanno esortato a ripetere quel gesto tecnico. O più semplicemente, a trovare la via del gol contro la Lazio. In qualunque modo. Mancini chiuse lo scorso anno con otto centri e ben quattordici assist al suo attivo. In questa stagione è fermo a quota due, messi a segno contro Lecce e Brescia su rigore concesso proprio dall'arbitro Dondarini. Nato a Belo Horizonte, come Toninho Cerezo. Amantino, un predestinato. Dar. Ber.

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