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Del Neri punta sui due fenomeni per conquistare i tre punti nella stracittadina numero 123

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«Totti e Cassano è il vostro derby»

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Del Neri ormai è un romano acquisito e a vincere questa partita ci tiene quanto i romani veri. Ha già ben chiaro in mente che Roma sarà e quali saranno i protagonisti. «Spero Totti e Cassano: loro possono essere decisivi». Pronostico? «Impossibile farne in partite come questa. Ho visto perdere squadre più che favorite». Un pareggio sarebbe come una sconfitta per questa Roma? «No, non lo considero mai una sconfitta, ma un punto guadagnato. Però, noi andiamo in campo per vincere: voglio i tre punti». Come vive il suo primo derby di Roma? «Le sensazioni sono più o meno le stesse che avevo prima del derby di Verona. Sto attento a tutto, c'è molta tensione. La differenza è che lì no si arrivava a trentamila persone e qui ce ne saranno ottantamila. Eppoi si gioca tra due squadre dell'elite del calcio. Qui è una cosa molto più passionale, la città sente il derby in maniera particolare già da settimane prima della partita e questa intensità si avverte anche all'interno della squadra». Allora non è una partita come tutte le altre? «No, è una cosa speciale. Molto dipenderà dall'ambiente che si troverà e dalle emozioni che le due squadre vivranno in campo». Differenza tra le due squadre? «Abbiamo qualche punto di vantaggio, ma in un derby certe cose non contate». Come arriva la Roma a questa stracittadina? «Molto bene, abbiamo preparato al meglio la gara e sappiamo l'importanza che potrà avere per il nostro cammino in campionato. Ho visto la squadra molto seria e concentrata sull'evento: molto più che in altri giorni». E la Lazio? «Vale anche per loro. A livello psicologico l'arrivo di un nuovo tecnico dà sempre delle nuove motivazioni, ma i giocatori sono quelli. Noi li conosciamo e tutto dipenderà da come saranno messi in campo». Sarà derby soprattutto per i romani? «È una partita particolarmente attesa e sentita dai romani e tutti vorrebbero giocarla. Però questo derby lo aspettano, anzi lo aspettiamo, con grande tranquillità e la consapevolezza che vincendo avremmo la spinta per andare avanti al meglio. Comunque è ovvio che per un romano il derby è tutta un'altra cosa». Totti su tutti. «Già». Le provocazioni di Di Canio potranno influire sul suo rendimento? «Totti ora è un giocatore maturo per non raccogliere le provocazioni che potranno arrivargli sul campo durante la partita. Lui è il leader di questa squadra e ci deve aiutare a vincere questa gara. Ma tutta la Roma ora è matura in grado di non cadere in provocazioni». Perché quelle «esternazioni» di Di Canio? «Noi pensiamo che le abbia fatte per caricare i suoi, ma preferiamo non controbattere. Io rispetto tutti ma non temo nessuno». Totti o Di Canio? «Mi tengo Totti: sempre. Non perché non stimi Di Canio che reputo un grande motivatore. Io però Totti me lo tengo stretto». Totti-Cassano, una coppia che in molti le invidiano. «Vero e spero che siano loro a farci vincere questa partita. Possono far pendere l'ago della bilancia dalla nostra parte. Ma dietro la coppia d'attacco ci sono altri nove giocatori pronti ad aiutarli». Roma senza Montella. «Peccato, perché Vincenzo sta attraversando un momento di grande forma, ma il calcio è fatto anche di queste cose». Delvecchio, spesso in passato uomo-derby, non è tra i convocati. «Una mia scelta. Non ho guardato ai numeri, ma agli uomini. Scelgo chi è più idoneo».

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