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«Non sempre riesce a vincere chi è favorito»

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Secondo il presidente della Lazio, Claudio Lotito, il derby che si disputerà la sera della Befana esperimerà soprattutto questo. Come sta vivendo Lotito l'antivigilia della sua prima stracittadina? «Ho una grossa capacità di controllo - ha detto a Radio Radio - ma questo non significa che non provi delle emozioni». Il presidente della Lazio non si è voluto esprimere sulle parole riservate da Di Canio a Totti, ma si è limitato a soffermarsi solo sull'attaccante biancoceleste: «Paolo ha fatto dell'attaccamento al club un valore, è vero che aveva un contratto più vantaggioso prima di arrivare alla Lazio, ma ha accettato perchè essendo tifoso aveva un appagamento diverso. Di Canio dimostra un trasporto diverso rispetto a chi non era laziale fin da bambino». Come Di Canio, anche Lotito non pensa che la Lazio parta svantaggiata contro i giallorossi: «Ho imparato dai fatti che non sempre chi ha il potenziale agonistico superiore riesce ad esprimerlo al meglio e nella gara contro l'Inter ne abbiamo dato una dimostrazione. Abbiamo avuto tremila episodi in cui le squadre favorite hanno trovato sul campo un riscontro diverso. Domani (oggi, ndr) mi rivolgerò alla squadra per supportarla a livello emotivo e per incitarla a combattere per ottenere il risultato». Quali sono i suoi rapporti con la Roma? «Con Sensi c'è un clima di collaborazione e un buon rapporto per costruire insieme un percorso di rinnovamento volto al cambiamento di questo mondo del calcio sulla base di princìpi diversi». Quale messaggio vuole lanciare al presidente della Roma? «A Sensi dico "Che vinca il migliore" e poi mi auguro che la Lazio combatta con la voglia di fare risultato». Quale giocatore toglierebbe alla Roma? «Se scenderanno in campo undici giocatori - ha concluso Lotito - con la volontà dei gladiatori, nessun calciatore della Roma mi creerebbe problemi». Sim. Pie.

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