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Vittoria sofferta di Roma al Palazzetto: si riavvicina la Final Eight

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Virtus, rilancio contro Avellino

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Lui è lo specchio di una Virtus Roma incerottata che ha portato a casa, con enorme difficoltà ed altrettanto merito, due punti importantissimi nella rincorsa alla Final Eight di Coppa Italia superando Avellino 81-77. Tusek è l'anima di questa squadra. Nonostante i postumi di una frattura alla testa è comunque sceso in campo ed alla fine è stato il miglior marcatore della squadra di Bucchi. Altrettanto decisivo l'apporto di Davide Bonora, 15 punti ed high stagionale per lui, che con due canestri consecutivi da tre ha rotto nel finale l'equilibrio scacciando i fantasmi. È bene dirlo. La malata è ancora convalescente ma la grinta mostrata sul parquet è confortante, anche se in tanti dovranno alzare il tasso del loro rendimento. Si sapeva che sarebbe stata dura. Perché Markovski è un alchimista della tattica, tanto da escludere a sorpresa Massie dal quintetto, ed Avellino è una squadra abituata a lottare. Così nei primi 20' la Virtus è sempre stata avanti ma non è mai riuscita a dare la spallata decisiva all'incontro. Anche perché, assente Edney, Bucchi ha visto Maurice Carter sparacchiare senza senso da fuori e raccogliere i suoi 7 punti solo grazie ad un paio di penetrazioni e dalla lunetta. Così a vestirsi da terminali offensivi sono stati il recuperato Marko Tusek ed Hughito Sconochini, apparso da subito molto ispirato. Anche Van den Spiegel ha trovato spazi, grazie alle assistenze dei compagni, ma l'attacco di Roma, che ha dovuto affrontare un'alternanza di uomo con cambi sistematici e zona, ha faticato ad entrare in ritmo. 42-38 al 20', con l'ormai consueto tiro da tre subito dalla Virtus sulla sirena (autore Rodilla) e ripresa in cui la squadra di Bucchi ha dovuto far ricorso a tutte le risorse ora a disposizione. Con Giachetti un po' confusionario è stato Bonora allora a vestire i panni del protagonista. Carter, che da fuori non ne ha messo uno, ha però trovato punti importanti in penetrazione e s'è guadagnato la pagnotta. E nel finale anche Tusek e Sconochini hanno messo il loro sigillo. Avellino ci ha provato ancora, con lo splendido Green ed il solido Massie, ma arrivando con il fiato in gola fino all'ultima curva la Lottomatica ha alzato le braccia in segno di vittoria sotto lo striscione. Non c'è il tempo per gioire. Domenica 2 gennaio si torna in campo, sempre in casa, stavolta contro Reggo Calabria. Un'altra vittoria potrebbe voler dire qualificazione per il traguardo della Final Four. Un piccolo raggio di sole in attesa del recupero di Edney.

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