NERI «So che cosa mi aspetta: devo correre come un nero per riuscire a guadagnare ...
Episodi che se avessero toccato un altro arbitro avrebbero scatenato polemiche violentissime. Ma Collina è Collina. I suoi sbagli non vengono sottolineati. È come i grandi cannonieri che riescono a prendere il sei in pagella anche quando non sfiorano il pallone» (Agnolin). ARBITRI «Per me gli arbitri ideali sarebbero gli ex giocatori. A 35 anni potrebbero correre meglio, soprattutto, sarebbero più rispettati. Spesso accade che dei giocatori esperti, ricchi e famosi, sopportino male di essere giudicati da uno sconosciuto ragioniere che a calcio non ha mai giocato» (Nicola Pietrangeli). TIFOSI «Il tifoso vuole il massimo, senza avere cognizione di quello che uno fa ogni giorno. Oggi ad esempio con un consulente cui dovevamo 1,8 milioni di euro abbiamo transato a 400 mila: so' bravo no?» (Lotito). PRONOSTICI «La Juve è efficace, concreta, dura, coperta in tutti i ruoli. Mi ricorda la mia Inter dell'89. Meno bella del Milan di Arrigo Sacchi però ugualmente vincente. I rossoneri sono come allora: bel gioco, schemi funzionanti, campioni in vista. Noi allora prendemmo lo scudetto, loro la coppa Campioni. Può andare così anche adesso» (Trapattoni). IDEE «Quando in novembre abbiamo cenato con gli amici del Milan, Galliani e Gandini, ci siamo scambiati un reciproco augurio. Sapendo che non avremmo potuto ritrovarci negli ottavi, ci siamo dati appuntamento a Istanbul. In fondo quest'anno abbiamo vinto una volta a testa e così, in finale, si saprà chi è più forte tra noi e il Milan. Anche se io un'idea ce l'ho già» (Joan Laporta, presidente del Barcellona). RICCHI «Un conto è essere ricchi, e il Chelsea sicuramente lo è. Però l'organizzazione è un'altra cosa. Quando sono arrivato a Londra ho pensato "mamma mia, dove sono capitato". Secondo lei è normale che una squadra come il Chelsea affitti il campo dell'università per gli allenamenti? E che non ci sia uno spogliatoio vero e proprio ma dei box per diversi gruppetti di giocatori? Lampard, ad esempio, si cambiava in un altro box e lo vedevo solo sul campo. E poi vogliamo parlare delle porte da gioco, ossidate tanto erano vecchie...» (Crespo).