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ALLENATORE BRASILIANO A MADRID: ORA SI PUNTA SUL FENOMENO ROBINHO

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Padrino del blitz sembra sia stato Roberto Carlos, che oltre a consigliare la scelta deve aver partecipato anche alle trattative tra il tecnico e il club merengue. «Luxemburgo è il miglior allenatore possibile per il Real, ci porterà il vero calcio», aveva detto l'ex difensore dell'Inter prima di imbarcarsi alla volta di Madrid insieme al tecnico e a Ronaldo, dando così indirettamente una conferma alle intenzioni manifestate poche ore prima da Sacchi. E il tecnico di Fusignano ha ribadito la bontà della scelta affermando che Luxemburgo «è un grande allenatore. La tifoseria ci chiede di fare un buon calcio e le squadre di Luxemburgo lo fanno». Non potendo ripercorrere la gloriosa strada rossonera, Sacchi ha scelto la via brasiliana per ridare brillantezza alla vena un po' appannata dei fuoriclasse in maglia bianca. Basterà ricordare che il tecnico brasiliano sedeva sulla panchina di quel Palmeiras che nel periodo 1993-94 diede spettacolo nel campionato brasiliano e in Coppa Libertadores, in un dream team del quale facevano parte, oltre a Roberto Carlos, anche Cafu e Rivaldo. Il neo tecnico del Real ha anche guidato la nazionale brasiliana nel periodo 1998-2000 e la Selezione olimpica ai Giochi di Sydney 2000. La strada scelta è dunque quella brasiliana che nel club di Perez ha già in Roberto Carlos e Ronaldo due illustri rappresentanti, e il prossimo potrebbe essere uno altrettanto nobile: quel Robinho considerato attualmente il miglior giocatore in Sudamerica, anche se Luxemburgo lo ritiene «forse non ancora pronto per il calcio europeo». Per il quale si sente invece pronto il brasiliano il quale ha assicurato che anche se «tutto è stato molto veloce il mio pensiero era rivolto sempre verso l'Europa. Mi sono preparato molto per questo. Non ho paura». Per l'immediato però, il tecnico di Fusignano cerca un giocatore di grande personalità a centrocampo. Ma essendo fuorigioco per questo ruolo Falcao, per palesi ragioni d'età, ed Emerson, per evidenti ragioni di maglia, sembra difficile che Sacchi possa trovare in Brasile l'uomo dei sogni. Potrebbe apparire invece sotto una luce diversa l'appello lanciato da Ronaldo al suo «gemello» in Italia, Adriano («vieni a Madrid se a Milano non riesci a vincere»). Da oggi forse il goleador interista comincerà a farci più di un semplice pensiero.

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