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Lazio in festa, è febbre derby

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Una marea umana degna dell'evento che s'affaccia all'orizzonte, quel derby sinonimo di spettacolo e occasione di riscatto. «Squadra, società e tifosi: uniti per combattere», il sintetico, irriducibile striscione apparso a Formello, sintesi estrema della pazza voglia di riprendersi la scena. La gente s'è stretta intorno alla Lazio. Ieri ha invaso Formello tributando l'ovazione al nuovo corso biancoceleste, scrutando da vicino (grazie all'iniziativa promossa dalla società che ha aperto i cancelli, si replica il 4 gennaio) i primi passi dell'era-Papadopulo. Movimenti, corsa e sudore, il mix perfetto del tecnico ex-Siena, che ha stregato il gruppo. Rispetto al passato è un'altra musica. Colloqui personalizzati, il rilancio di Liverani, lo scettro di leader consegnato a Paolo Di Canio, motivazioni forti a tutto il gruppo. Mosse semplici, quelle giuste per preparare il derby. L'allenatore pensa al modulo ad albero di Natale, quello con Pandev-Di Canio, il tandem fantasia, alle spalle di Rocchi. Giannichedda davanti alla difesa, frangiflutti scelto per tamponare e interdire, Liverani e Antonio Filippini ai lati: insomma un elastico 4-3-2-1, per dirla con i numeri. Si sfoglia ancora la margherita per la composizione del quartetto arretrato: sicuri del posto solo Oddo e Fernando Couto. Seric si candida per il ruolo di laterale mancino con Lopez in alternativa, al centro Talamonti è insidiato da Paolo Negro, che sta bene e potrebbe riprendersi un posto da titolare nell'attesa sfida stracittadina. Papadopulo è stato chiaro: «Nessuna preclusione», quindi, al di là di trame di mercato ancora in fase embrionale, non è escluso che i senatori si riprendano la Lazio proprio nell'occasione più importante. I primi colloqui personalizzati lasciano intravedere proprio questo scenario. Rimarrà ancora fuori Cesar, almeno secondo le prime indicazioni: a fargli compagnia Dabo, perno inamovibile della precedente gestione, oggi probabilmente considerato come il principale vice-Giannichedda. Ieri il diesse Martino ha avuto un lungo confronto con Cesar, che è sempre inseguito dall'Inter (pronta a offrire Karagounis e Pasquale più soldi) e rimane anche nel mirino della Juve (potrebbe tornare d'attualità l'ipotesi del prestito di Kapo). In queste ore la società farà chiarezza: previsto un summit di mercato per analizzare le situazioni più intricate, come quella di Giannichedda, in scadenza di contratto, e ora anche nel mirino del Real Madrid, che si è mosso con un timido sondaggio. Gli spagnoli vanno a ingrossare le fila della lunga lista di pretendenti al mediano: tra le altre Milan, Inter e Fiorentina. Il mediano aspetta un segnale dalla Lazio. Della Valle pensa a Peruzzi o Sereni, mentre per la difesa spunta il nome nuovo: l'ex Domizzi, ora al Brescia, potrebbe arrivare in prestito. La Juve potrebbe tornare su Oddo, l'Inter segue attentamente l'evoluzione della vicenda. Ultima novità nello staff tecnico: per il recupero degli infortunati entra il prof. Casarosa. Nei prossimi quindici giorni sarà completata la struttura societaria. Il primo pensiero rimane il derby. Con gli Irriducibili pronti a recuperare psicologicamente Inzaghi: oggi confronto in diretta-radio, il viatico migliore in vista della stracittadina. Per la «giornata dell'orgoglio biancoceleste». Parola di Paolo Di Canio.

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