NIENTE SQUALIFICA
Razzismo Ammenda di 65 mila euro alla Spagna
La Federazione internazionale ha anche avvertito quella spagnola che in caso di recidività, potrebbero essere prese nei suoi confronti sanzioni ancora più gravi come «l'esclusione da una o più competizioni della Fifa». Per lo stesso motivo la Lazio si è vista squalificare il campo per una giornata in campo internazione, dopo gli episodi registrati in occasione della sfida Uefa contro il Partizan Belgrado. Sul club biancoceleste pesava una recidiva, contestata dal club, che ha già presentato appello contro la decisione del massimo organismo europeo a livello calcistico. Intanto in Italia, l'Arezzo ha preso ieri le distanze dall'iniziativa di alcuni tifosi amaranto che domenica, a dieci minuti dalla fine della partita contro il Perugia, avevano esposto uno striscione bianco con una scritta rossa «uno, dieci, cento, mille Curi», che si riferiva a Renato Curi, il giocatore del Perugia morto in campo nel dicembre 1977. Lo striscione è rimasto esposto per molti minuti, sottolineato dai fischi dei 2.500 tifosi perugini presenti allo stadio di Arezzo. Ieri la società amaranto, con un comunicato ufficiale, prende ufficialmente le distanze dall'azione di questo gruppo di tifosi che offende la memoria del giocatore Renato Curi. «La società - si legge nel comunicato - cogliendo quest'occasione per scusarsi ufficialmente con i familiari del giocatore scomparso, condanna fermamente il comportamento della frangia di tifosi che ha creato il vergognoso striscione, nel contempo, ringrazia tutti i sostenitori aretini che hanno preso le distanze da tale frase e con il loro comportamento hanno dimostrato qual è il vero modo di tifare amaranto».