AQUILANI

I sogni di un ragazzo di vent'anni e le certezze di un calciatore romano e romanista che, finalmente, gioca con la squadra del cuore. Di tutto questo ha parlato Alberto Aquilani: «Anche se segnare non è una mia fissazione, per fare gol al derby pagherei di tasca mia — dice — bella o brutta che sia, infatti, una rete alla Lazio è il sogno di tutti quelli che come me che, prima di diventare un calciatore della Roma, ne sono stati anche tifosi. Da ragazzino i derby li vivevo allo stadio e tra tutti i gol che ho visto quello che mi ha dato più gioia è stata l'autorete di Negro, che siglò una vittoria indimenticabile. Poi c'è stata anche la bellissima rete di tacco di Mancini, che, però, vidi solo in televisione, dato che già giocavo a Trieste». Dopo un inizio di stagione sofferto, da un mesetto a questa parte la Roma ha ricominciato a girare. Per voi giovani quanto è stato difficile tenere in piedi la squadra in quei momenti di difficoltà? «Molto, ma per fortuna, a parte qualcuno, la gran parte dei tifosi ha capito il momento che stavamo vivendo e ci ha sempre sostenuto, aiutandoci moltissimo. Poi è arrivata la svolta della stagione, tra Kiev e la vittoria a Siena, dove abbiamo capito che il vento era cambiato. E la conferma ci è arrivata dalla vittoria in extremis a Brescia. Domenica scorsa, poi, volevamo assolutamente battere il Parma per dare continuità di risultati alla squadra. Ora ai nostri tifosi vorremmo fare un bel regalo anche per la Befana». Proprio dall'intesa con De Rossi può dipendere molto del futuro di centrocampo della Roma, che con voi due potrà dormire sonni tranquilli per un pezzo. «Io e Daniele ci integriamo a meraviglia, anche se con i rientri di Dacourt e Perrotta ci sarà da lottare per la maglia. Ma va bene così. Per quello che riguarda il futuro dico che il mio obiettivo era ed è quello di giocare per sempre nella Roma anche se so che qui è più difficile vincere che altrove».