Il presidente Figc scrive ai vertici Fifa e Uefa chiedendo l'«adozione di supporti tecnologici»
Carraro: «Moviola in campo»
E la proposta del presidente della Federcalcio italiana scuote il mondo del calcio. Carraro, nella missiva partita il 6 dicembre scorso ed indirizzata a Josep Blatter e Lennart Johannson, ipotizza uno «studio approfondito sulla possibilità di dotare l'arbitro e i suoi assistenti» di un supporto tecnologico. Proposta che richiama subito alla mente la moviola, l'«occhio elettronico» in grado di far rivivere alla terna arbitrale, nel giro di pochi secondi, l'azione controversa, il fallo non chiaro, il «quasi-gol» contestato. Certo, l'adozione di una simile misura — già presente in altri sport, ma che costituirebbe una vera rivoluzione sul pianeta del pallone — necessiterà comunque un iter tecnico lungo e complicato. Soprattutto nella selezione delle situazioni nelle quali utilizzarla («in casi particolari e clamorosi, comunque da codificare» scrive Carraro). Johannson ha già risposto, accogliendo favorevolmente la proposta. Tanto che l'argomento sarà portato all'attenzione dell'Esecutivo dell'Uefa, in programma a Nyon in Svizzera il 15 e 16 dicembre. Positive anche le prime reazioni degli addetti ai lavori del campionato italiano. A cominciare dal designatore Paolo Bergamo: «È un aiuto tecnologico da sperimentare, che serve laddove l'arbitro non riesce a vedere bene le azioni in campo. E allora ben venga». E ricorda che, in occasione della Confederation Cup, è già stato sperimentato l'uso dell'auricolare tra arbitro e guardalinee. Dello stesso parere il presidente dell'Inter Giacinto Facchetti: «Se ne parla da tanto tempo, è ora di passare a fare delle prove, così finalmente sapremo quali sono i vantaggi e gli svantaggi. L'importante è stabilire bene i casi da giudicare, il metodo di giudizio, come riprendere il gioco». Moviola in campo ok, ma senza abusarne. È l'opinione di un allenatore, Gigi Simoni, tecnico del Siena: «È una buona soluzione, ma bisognerebbe stabilire bene in quali casi utilizzarla per evitare di fermare il gioco ogni due minuti». Ronaldo è d'accordo ma chiede che le regole siano ben chiare. «Mettere la moviola in campo? È complicato, molto difficile. Sarebbe meglio chiarire bene le regole, perchè c'è sempre un dubbio anche nell'interpretazione degli arbitri». Ieri ha protestato molto il Bologna, e allora Gattuso vede maturi i tempi per la moviola in campo: «Oggi ho sentito delle intenzioni di Carraro, io penso che per togliere le incomprensioni sia giusto metterla». «La moviola in campo nel calcio? Io la userei soprattutto per punire i simulatori, gente che, e lo dico da atleta, ha un comportamento anti-sportivo. Comunque ben venga, Carraro ha fatto bene a chiederla». È il commento di Andrea Lo Cicero, pilone della nazionale italiana. Che non vuol sentir parlare di regole ad hoc per gli sport, a seconda del tipo di pubblico: «Il pubblico del rugby è educato — dice Lo Cicero — ma credo che possa esserlo anche quello del calcio. Non mi sta bene sentire la frase "lì chissà cosa succederebbè"». Per Carlo Recalcati, coach della Nazionale di basket e della Montepaschi Siena, «la proposta di Carraro è condivisibile, sono favorevole a qualsiasi supporto tecnologico che possa aiutare gli arbitri a decidere. Può essere interessante valutarne l'uso anche nel calcio. Se utilizzano la moviola a bordo campo nel football americano — afferma Recalcati — non vedo perchè dovrebbero esserci problemi nel calcio italiano».