di FABRIZIO MARCHETTI L'UEFA commina un turno di squalifica alla Lazio e indigna un'intera tifoseria.
In sintesi: Olimpico off-limits per la prossima partita europea dei biancocelesti (l'anno prossimo in caso di qualificazione alle manifestazioni internazionali), con la seguente, ufficiale motivazione: «L'organo disciplinare ha punito il club romano in seguito agli atteggiamenti razzisti e agli atti teppistici - tra i quali il lancio di razzi e candelotti, scontri con la polizia ed un accoltellamento - verificatesi in occasione della gara di Coppa Uefa del 25 novembre contro l'FK Partizan. Il Partizan, da parte sua, è stato multato di 2.500 euro per lancio lancio di razzi effettuato dai propri tifosi». Fondamentale, ai fini della squalifica, la recidiva, «perché in altre tre precedenti occasioni la società era stata multata». Solo un'ammenda di 9.780 euro, invece, per il Real Madrid, nonostante il comportamento razzista di un gruppo di suoi tifosi durante la partita di Champions League contro il Bayer Leverkusen, «compresi slogan nazisti gridati all'indirizzo dei giocatori di colore del club tedesco». La società biancoceleste sta lavorando sul ricorso: entro lunedì dovrà essere depositata la richiesta d'appello. Sconcertato il direttivo degli Irriducibili: «Perché il Real non è stato punito, nonostante ci fossero motivazioni più gravi e anche diversi precedenti? Forse perché il peso politico delle due società è diverso. Il metro di giudizio è comunque esagerato, si punisce un «buuh», fatto tra l'altro anche ai giocatori bianchi. Per noi non è razzismo, ma forse fa comodo offuscare altre problematiche, come quella del doping». La curiosità: il gruppo principe della Nord aveva già deciso, prima della sentenza, di invitare sotto la Curva Fabio Liverani, come segnale di incitamento a fronte d'un momento pieno di interrogativi. Il giocatore era stato al centro di presunte e infondate incomprensioni con la tifoseria nel giorno dell'arrivo a Roma, proprio per il colore della pelle. La Lazio era già stata squalificata nel '74, dopo una megarissa contro l'Ipswich.