I due ex giallorossi tornano sul luogo del delitto
Helguera carica il Real
Oggi il Real si gioca una buona parte della stagione, contro la Roma che non ha nulla da perdere né da giocarsi. E Perez non può non esserci. Con l'occasione ha anche chiesto come sta il presidente Sensi che probabilmente oggi non sarà al pranzo organizzato al Cicerone proprio con i vertici del Real Madrid. Il numero uno del Real guarda i suoi mentre si allenano mentre scherza con i cronisti spagnoli. Qualcuno prova anche a chiedergli di Totti e Cassano e dell'interesse del suo club per i giocatori. Perez sorride e non risponde, per un attimo prova a dire che incontrerà Totti domani, ma per la partita. Una battuta che resta sospesa perché prontamente viene informato che il capitano della Roma non sarà della gara. L'atmosfera è di quelle che contano, con i madridisti al massimo della concentrazione, perché questa è l'ultima spiaggia. «Non possiamo permetterci di uscire dalla Champions League». Ivan Helguera non usa mezzi termini durante la conferenza stampa. Sicuro e diretto è seduto al fianco di Samuel che praticamente gli fa da accompagnatore. La scena, è tutta dell'altro ex giallorosso. Il «muro», Samuel, fa da comprimario. Risponde alle domande solo quando gli viene specificato che sono per lui. E praticamente quelle per lui vengono solo dai cronisti italiani che del difensore hanno un ricordo ben diverso da quella che ora è la considerazione che gli riservano a Madrid. Senza che nessuno ce ne voglia, sembra quasi di vedere Scurto e Totti in conferenza. E Totti è Helguera. In tutto questo il più emozionato è l'interprete. «Sarà strano giocare in uno stadio vuoto - continua Helguera - perché a Roma il pubblico e molto caldo. Ma ci dobbiamo abituare presto perché dobbiamo vincere». Sembra quasi la vigilia di una finale: «E' la partita più importante di tutte, noi dobbiamo dare il massimo». Lo stadio vuoto non è proprio quello che avrebbe voluto Samuel. «Mi sarebbe piaciuto salutare i tifosi, sarebbe stato meglio trovare lo stadio pieno». E poi: «So che la Roma ha avuto momenti di difficoltà, ma credo che ne uscirà perché ha gli uomini per farlo. Però non fatemi parlare della Roma, non è il momento giusto». Sa che tra tutti i giocatori che sono andati via è l'unico ad essere ancora amato? «Perché gli altri sono andati alla Juve», risponde ridendo. Figo in dubbio alla vigilia, ieri si è allenato regolarmente.