Doping Carraro si schiera dalla parte del cittì azzurro e dei giocatori della Juventus
«Lippi mai indagato»
L'unico argomento tabù è stato quello che lo riguarda più da vicino e cioè l'elezione del presidente federale in programma il 20 dicembre. Ma su tutto il resto, Carraro non ha risparmiato commenti e idee per cercare di migliorare un calcio con tanti problemi. Carraro ha scelto il giorno del suo 65/mo compleanno per intervenire su doping amministrativo e «falli da svenimento», su stadi e diritti televisivi, su elezioni della Lega e organizzazione dell'Europeo del 2012. Prima, però, il problema principale del momento che coinvolge anche l'attuale allenatore azzurro: «Sul processo doping contro la Juventus, non c'è da parte della Federazione nessuna voglia di fare gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia. Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza e, se ci sarà da prendere qualche provvedimento, lo faremo». Stesso atteggiamento anche per le inchieste sul doping amministrativo, anche se Carraro ricorda che «il compito della Figc è far iniziare e terminare i campionati, mentre per tutto il resto ci pensa il codice civile». Per ora, però, l'unico processo in corso è quello di Torino che non ha condannato i giocatori bianconeri e non ha visto tra i suoi protagonisti Marcello Lippi: «Nel corso di questi anni, i giocatori della Juventus non sono mai stati trovati positivi - spiega Carraro - e Lippi non è mai stato indagato nè mai chiamato neanche a testimoniare da Guariniello. È stato tenuto fuori dal processo e non mi pare che i magistrati siano stati disattenti nel loro lavoro. Tirarlo in mezzo significa tenere un comportamento da tifoso, non sereno». Se per il processo Juve si possono attendere motivazioni e future sentenze, non è più ora di rimandare i provvedimenti sui «falli da svenimento» criticati da Fabio Capello che «ha scosso l'albero con un'iniziativa sicuramente positiva». Carraro annuncia che «alla ripresa del campionato o all'inizio del girone di ritorno ci potrebbe essere qualcosa di concreto». Dopo Natale, invece, scadrà il termine per presentare la candidatura per organizzare l'Europeo del 2012, un appuntamento al quale Carraro tiene molto anche se ha notato una certa freddezza da parte del Governo: «Abbiamo bisogno che il governo ci dica innanzitutto se è interessato a questo campionato, perchè finora una risposta chiara non c'è stata». Una risposta chiara Carraro la dà alla Rai («Per altri 5 anni la Nazionale non andrà su satellite o digitale terrestre») con una chiusura (triste) sugli stadi italiani: «Non c'è settore di attività al mondo che abbia gli stessi confort o quasi dal dopoguerra a oggi come capita agli stadi». Intanto per l'autorevole quotidiano francese Le Monde, «La Juventus rischia di vedersi ritirare alcuni dei titoli vinti fra il 1994 e il 1998»: questo il titolo di un articolo nel quale si ricostruisce il processo alla società bianconera e i commenti del dopo-sentenza. Stando a Le Monde, l'interrogativo del ritiro dei titoli alla squadra torinese «agita l'Italia» ma non solo. Il giornale cita Louis Van Gaal, che allenava l'Ajax sconfitto in finale di Champions League proprio dalla Juve nel 1996, il quale afferma che «per amore dello sport si dovrebbero ritirare i titoli se il doping è dimostrato, altrimenti non lo si scoraggia».