Il doppio tiene in corsa gli Usa
I gemelli Bryan battono Robredo e Ferrero. Oggi la finale (RaiSportSat, 23)
Gli spagnoli hanno saggiamente tenuto a riposo Rafael Nadal, l'eroe della prima giornata, al quale dovranno chiedere il punto della vittoria nell'ipotesi che Andy Roddick sia in grado di rovesciare il pronostico e di battere Carlos Moya nel primo singolare odierno. Così ha trovato spazio, un una vicenda nella quale da protagonista era stato retrocesso al ruolo di riserva triste, Juan Carlos Ferrero, ex vincitore del Roland Garros, ex numero uno e vincitore, quattro anni fa, dell'unica Coppa mai conquistata dalla Spagna. Così accanto a Tommy Robredo costretto a trasformarsi in doppista per necessità di squadra, ha giocato un Ferrero che ha dovuto recitare il ruolo scomodo del vaso di coccio contro due avversari, i gemelli Bryan, ai quali farebbe fatica a concedere un game in una partita di singolare. Questa finale di Davis è stata esemplare per confermare queste due semplici teorie. Sul cemento (o, se preferite, sull'erba) il pur bravissimo Nadal non avrebbe avuto scampo contro Roddick mentre in doppio la Spagna, che pure ha 14 giocatori tra i primi cento del mondo, non avrebbe mai potuto battere una formazione che schierava due giocatori, appunto i due gemelli, tra i quali uno (Mike) non è nemmeno classificato dal computer mentre l'altro (Bob, il mancino) è numero 798. Si è visto subito che non ci sarebbe stata partita. Gli americani hanno vinto il primo set per 6-0 in soli 27 minuti, gli spagnoli sono riusciti a tenere solo tre turni si servizio su 11 dopo avere perduto i primi cinque. Di fronte a tanta mattanza anche gli spettatori hanno dovuto rassegnarsi ad un comportamento accettabile. Bob Bryan si confermava il migliore ed il più efficace nel servizio, Mike faceva quanto bastava per rendere ridicoli gli avversari. Gli spagnoli interpretavano la partita come una gara di misto (uno a rete, l'altro a fondo) lasciando buchi spaventosi per gli interventi a rete degli avversari. I gemelli perdevano un paio di servizi all'inizio del secondo set ma ci pensava il povero Ferrero a rimettere la partita sui binari iniziali. In un'ora e 39 minuti era tutto finito e questo doppio passava agli annali come il terzo meno equilibrato in tutta la storia della Coppa Davis. Oggi nel primo singolare Roddick ha la possibilità di riscattare la sconfitta della prima giornata ma non quella di cambiare il destino di una finale che gli spagnoli non possono perdere perché non credo sia possibile che Mardy Fish possa battere Nadal nell'eventuale singolare decisivo. Rin. Tom.