Roma giovane modello Parma

Ma da domani il signor Cesare Prandelli dovrà iniziare a fare sul serio. Alle ore dodici ci sarà l'attesa conferenza stampa di presentazione, poi tutti i cardini dell'ufficializzazione del nuovo tecnico giallorosso, saranno al loro posto e bisognerà iniziare a lavorare. Già questa mattina il nuovo allenatore della Roma ha in programma una riunione con Baldini per definire obiettivi e strategie future (come tra l'altro programma e destinazioni ella preparazione estiva che comunque non dovrebbe variare rispetto a quello già deciso). A dire il vero Prandelli a Roma non troverà una squadra da ricostruire, ma un ottimo gruppo già ben avviato sul quale lavorare. La nuova Roma sorgerà sui fenomeni «rimasti», aspettando il famoso 4 luglio indicato da Totti come data ultima per le sue decisioni future (anche se l'addio di Capello lo «imbriglia» alla capitale almeno per il prossimo anno). Prandelli ripartirà proprio da Totti e dai pezzi pregiati lasciati in eredità dal «fuggitivo». L'ex tecnico del Parma avrà tempo e modo di studiare e magari ridisegnare, il «progetto» giallorosso che già era stato abbozzato con Capello prima del blitz bianconero. Da Parma Prandelli proverà a portare almeno due dei suoi gioielli: Ferrari e Gilardino. Più facile l'affare per arrivare al difensore azzurro, mentre per il bomber dell'Under 21 di Gentile la cosa potrebbe essere più complicato del previsto. L'ultima ipotesi, visto il lievitare a dismisura del costo del cartellino dell'astro nascente del nostro calcio, potrebbe essere uno scambio: il Parma vorrebbe De Rossi. Affare difficile. Già, perché oltre che con il campo, la nuova Roma dovrà fare i conti con i soldi. Difficile rimanere entro i 40 milioni di euro (tetto salariale, ndr) preventivati dal nuovo piano di ristrutturazione, considerando gli stipendi di alcuni «pezzi» irrinunciabili. Il problema, semmai, è quello di ridurre gli ingaggi a uomini che giocano poco e guadagnano tantissimo. La Roma, tanto per fare un esempio, avrebbe anche provato a mettere Panucci nel pacchetto-Capello, a costo zero, ma la Juve non ha abboccato. Tornando al campo Prandelli punterà probabilmente sul modulo che ha già utilizzato a Parma: un 4-2-3-1. Con gli uomini che troverà a Trigoria e i nuovi arrivi sul taccuino di Baldini, sarebbe una Roma «giovane» davvero niente male. Difesa a quattro con l'inserimento dei due nuovi centrali Ferrari appunto e Mexes dell'Auxerre: la trattativa per il francese fortunatamente era nelle mani di Baldini già prima dell'addio di Capello. In difesa come esterni due «vecchie» conoscenze giallorosse con la conferma di Chivu e quella di Panucci. I due centrocampisti arretrati saranno Dacourt e De Rossi: qualora la Roma non riuscisse a sfilare Perrotta al Chievo. Nella linea a tre, qualche metro più avanti, giocheranno i tre fenomeni giallorossi: Tossi, Cassano e Mancini. La punta? Gilardino ovviamente, ma bisogna ancora convincere il Parma a cedere quello che è diventato l'attaccante più richiesto del mercato. Alla Roma continuano a offrire giocatori da tutte le parti e torna in voga il nome di Mido: l'attaccante egiziano inseguito lo scorso anno da Capello & Co. e che adesso il Marsiglia sarebbe disposto a cedere. Con questo nuovo organico Prandelli rinnova ancora il gruppo giallorosso che avrà un'età media ancora più bassa rispetto alla già giovane Roma della scorsa stagione. Adesso è di 24 anni l'età media del titolare giallorosso coni due picchi in alto di Panucci (31 è il più vecchio della squadra) e Dacourt (30). Ci sono ben tre giocatori del 1982, due dell'82, uno del '79: insomma tra i più vecchi, paradossalmente, c'è un giovane emergente di nome Francesco Totti.