I tifosi pronti a sviluppare il piano da 160 milioni con contributo minimo di 900 euro. De Mita «Il corteo mi ha emozionato»
La società ha scelto i due tasselli sui cui modellare la nuova rosa. Giovane, certo, ma con quel tocco di carisma ed esperienza chiamato a far lievitare i contenuti del progetto-Mancini. Perché il management, con Longo in testa, non si sposta d'una virgola. «Mancio rimarrà: lui, Sinisa e Angelo saranno la nostra guida», ha sottolineato più volte il numero uno, che fa spallucce quando si parla delle insistenti voci che arrivano da Milano e che vogliono Moratti ancora vigile sull'obiettivo. Cioè su Mancini. Che sabato ha dato spettacolo a Barcellona, alla festa d'addio al calcio di Stoichkov, e che sta lavorando, almeno teoricamente, sulla nuova Lazio. Prima c'è da dirimere il nodo più intricato, quello dell'aumento di capitale: le strategie dovranno infatti essere stabilite in rapporto alla cifra che la società raccoglierà sul mercato. Peruzzi e Mihajlovic sono i due punti fermi: con loro c'è già un accordo di massima. Rinnovo biennale (a circa 600 mila euro), una stretta di mano, bozze di contratto: discorso chiuso, in attesa della fumata bianca che dovrà arrivare dalla Borsa. I due giocatori, tra l'altro, sono stati tra i primi a sottoscrivere il piano relativo alla conversione di uno stipendio arretrato in azioni, con contestuale decurtazione del 5% dell'ingaggio annuale. Un segnale preciso, nonostante il portierone sia stato avvicinato dal Milan e il serbo sia più d'un semplice pensiero per l'Inter, soprattutto se Moratti dovesse rompere gli indugi e virare deciso su Mancini. Per il momento invece sono loro (Mancini-Peruzzi-Mihajlovic) il futuro della Lazio. Che premierà Gottardi: il Guerino nel cuore della gente diventerà dirigente, con ruolo ancora da definire, magari con spazi nell'ambito giovanile. Quindi spazio al futuro: il management da lunedì prossimo inizierà a operare sul mercato con idee più precise. In attesa che l'altro mercato, quello borsistico, sciolga almeno le prime riserve. Oggi riparte l'operazione aumento: chi vuole sottoscrivere la ricapitalizzazione e aiutare il club dovrà acquistare i diritti d'opzione non le azioni. Si porterà avanti, in settimana, il piano destinato a immettere nelle casse sociali circa 160 milioni attraverso la cooperazione delle varie componenenti biancocelesti: in particolare Curva Nord, società, «Lazionista» e Apa. Si mira al coinvolgimento di circa 68 mila tifosi, con una quota minima di 900 euro e una massima di 5 mila. Agli associati sarà garantito un benefit a sorpresa, al vaglio del club. Non economico. De Mita elogia la Curva: «Il corteo di venerdì mi ha emozionato: deciso ma civile, passionale. Uno spot per chi vuole investire». Longo s'allinea. «Grazie ai ragazzi, sono stati fantastici. Hanno organizzato una manifestazione incredibile, autogestita senza problemi. Sono loro il nostro valore aggiunto». Lotito rimane in attesa, movimenti dalla Svizzera. Settimana decisiva per definire l'accordo con Sky sul rinnovo biennale. Si trattano anche i diritti internazionali. Capitolo-sponsor, in chiave-Uefa. In scadenza l'intesa con Indesit, che rimane comunque in pole position considerando l'esposizione debitoria (pari a circa 8 milioni) del club biancoceleste nei confronti del gruppo Merloni. Mercato: piace Taddei, al Siena interessa Baronio. Si tenterà uno scambio. Sempre in settimana sarà ufficiale l'accordo con i giocatori (circa 15). L'Inter su Oddo e Cesar, Milan su Corradi. La Lazio sulla Borsa. Alla ricerca di certezze.