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EQUITAZIONE: SI È CHIUSO IL CONCORSO DI PIAZZA DI SIENA

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Tris francese nel Gp RomaDominio dei cavalieri transalpini. Bilancio in rosso per l'Italia

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Il sipario è calato al termine di un Gran Premio Roma, la gara tecnicamente più impegnativa della quattro giorni equestre capitolina, caratterizzato da uno strapotere francese che ha visto la trentaquattrenne biondissima Eugenie Angot, la meno titolata tra i cavalieri transalpini in campo a Piazza di Siena quest'anno (tant'è che il commissario tecnico francese l'ha esclusa dal quartetto ufficiale che ha schierato nella Coppa delle Nazioni di venerdì e non l'ha nemmeno inserita nella long-list per i Giochi di Atene), imporsi in sella alla saltatrice baia di quattordici anni, Cigale du Tallis. L'amazzone è stata protagonista di una gara straordinaria vinta grazie a due percorsi esenti da errori ed un imprendibile tempo nella manche decisiva. 43.66 secondi contro i 44.25 fissati dal pluricampione francese Michel Robert, già vincitore del Gran Premio Roma ben diciannove anni fa, che ieri è apparso più in forma che mai in sella a Galet d'Auzay inserendosi alle spalle della vincitrice. Il successo pieno della Francia si è quindi completato con il terzo posto di Christian Hermon in sella a Ephebe for Ever Ecolit, anche lui senza errori nelle due manche del Gran Premio, ma con un tempo leggermente superiore a Robert (44.50). «Il percorso era fantastico - ha commentato la vincitrice - sembrava disegnato per il mio cavallo e tutto è venuto facile in campo, anche sotto la forte pioggia». In un vero duello Francia-Irlanda, entrambe con tre concorrenti in campo nella fase finale del Gran Premio, è però mancata l'Italia che ha visto uscire di scena l'unico cavaliere ammesso nella seconda manche, il toscano Emilio Bicocchi su Landrù, autore di un'ottima prestazione nel primo percorso concluso con un solo ostacolo abbattuto, ma incappato in una serie di errori (16 penalità) nella manche finale che lo hanno relegato in quindicesima posizione. Finale mancata d'un soffio invece per Juan Carlos Garcia su Albin (19°), Roberto Arioldi su Loro Piana Dime de la Cour (20°) e Giorgio Nuti su Ninja (23°), tutti con un solo errore agli ostacoli nel primo percorso. Bilancio sportivo in rosso dunque per l'Italia, senza vittorie in questa settantaduesima edizione (se si esclude il primo posto a pari merito nella gara di potenza), a cui fa però eco un andamento più che positivo tracciato in serata dal team organizzativo formato dalla Federazione Italiana Sport Equestri, da MKA e Media Partners: circa 36.000 gli spettatori complessivi del concorso quest'anno, con un trend di crescita costante rispetto alle passate edizioni.

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