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La Lazio studia un piano da 160 milioni Si punta sul coinvolgimento di 70 mila tifosi, divisi come gli abbonati: contributo minimo 900 euro

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Un mix di sentimenti difficile da spiegare. Per capire basta guardarsi e riguardarsi le immagini di venerdì, di carpire le emozioni tradite da sguardi persi in quella marea biancoceleste. La Lazio ha trovato il suo azionista di riferimento: la gente, il suo popolo. Con un leader d'eccezione, la Curva Nord, che ha guidato il corteo della passione fatta speranza dall'Olimpico fino a Piazza della Libertà. Una marcia organizzata per sostenere il club nella partita più difficile, quella della vita. La sfida è gia iniziata: un aumento di capitale da 188 milioni. Ricucci che si allontana, Ligresti che tentenna, Capitalia che dice «sì», accantona 9 milioni ma non stavolta non sposta gli equilibri. La gente vuole la verità: chiede all'istituto di credito di garantire la ricapitalizzazione o di coinvolgere nuovi imprenditori. «La banca ci ha strozzato, la Lazio siamo noi», ricorda il direttivo degli Irriducibili. Che confidano nell'ingresso d'un cavaliere bianco, d'un padrone insomma, ma intanto studiano una nuova forma d'intervento. Insieme alle altre componenti del pianeta Lazio. La Curva, la società, «Lazionista», l'Apa, tutti coinvolti. Il progetto è proprio questo. E mentre la gente scarica i moduli via-Internet (www.Lazionista.com) e solo nella mattinata di ieri ha depositato potenziali 20 mila euro nella fiduciaria «Fidrev», nasce una nuova idea. Azionariato popolare modellato su varie fasce d'intervento, stabilite in base alla divisione-abbonati. Cioè dalla Curva alla Monte Mario centrale, con tetto minimo di 900 euro fino a un massimo di 5 mila euro. Cifre approssimative, certo. Un progetto che affonda le radici in un'iniziativa suggerita dalla Curva due mesi fa (attraverso la «Voce della Nord») e che oggi torna prepotentemente d'attualità. Si punta sul coinvolgimento di 70 mila tifosi, la spina dorsale della nuova Lazio: con questo apporto si toccherebbe una somma di 160 milioni. Il massimo, perché da sommare all'intervento di Capitalia, Bnl e quello, al momento solo presumibile di Ricucci e Ligresti. La società è interessata al piano, di cui s'è già parlato in vari summit con «Lazionista», l'Apa e la Curva. E per questo sta studiando un benefit speciale per premiare il vitale supporto della gente. L'iniziativa, emersa solo nelle ultime ore, garantirebbe ai tifosi-azionisti un ritorno non solo economico: si partirà il 17 giugno, con l'intento di ricomprendere nel discorso chi ha già firmato l'atto d'amore per sostenere il club in questa prima fase. Un'idea rivoluzionaria, «vincente», come dicono i tifosi. E intanto il club incassa gli ok dei giocatori: all'appello, dei big, mancano Oddo e Corradi, Albertini verso il «sì». Sondaggi dalla Svizzera, da parte d'imprenditori legati alla Swiss Bank. Lotito rimane in pista, s'attende un segnale da Ligresti. Anche per risollevare in Borsa titolo e diritti d'opzione, che venerdì hanno perso rispettivamente il 10 e il 50%. A fare il resto ci penseranno i tifosi.

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