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Idolo a Verona Due quinti posti con gli emiliani

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Da giocatore si è consacrato nella Juventus. In bianconero faceva il jolly nella squadra del Trap e in 6 stagioni (dal 1979 al 1985) mise insieme 138 partite tra campionato e coppe con 3 gol (tutti in Coppa Italia); 3 scudetti, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa Italiana. Come allenatore ha iniziato nelle giovanili dell'Atalanta, con una breve esperienza in prima squadra nel 1994. Passò poi al Lecce, in A, con esonero alla 18° giornata. L'anno dopo (1998-99) la riscossa: a Verona prese la squadra in B e la portò in A, dove nel 1999-2000 la condusse al nono posto. A Venezia ripercorse la stessa strada: squadra presa in B e promozione in A, dove però venne esonerato tra la 5° e la 6° giornata. In molti la ritennero un'ingiustizia, tanto che nell'estate 2002 Sacchi lo scelse per il Parma del nuovo corso: meno spese, più idee e tanti giovani da lanciare. Più o meno come accadrà alla Roma. In Emilia ha fatto due ottimi quinti posti. In serie A ha collezionato 125 panchine con 44 vittorie, 36 pareggi e 45 sconfitte.

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