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MADRID - Gli Auto Show automobilistici assomigliano sempre più alle passerelle dell'alta moda, dove sfilano ...

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Ma la provocazione crea la notizia. Dopo averla esposta a Ginevra come concept-car senza un piano di possibile sviluppo, anche a Madrid è stata riproposta la Volvo YCC, prima auto disegnata da un team di 120 donne, agli ordini di Camilla Palmeretz, 36 anni, Project Manager della Casa svedese, mirando espressamente ad un'utenza femminile superiore alla media attuale, che supera di poco il 50%. I desideri prioritari del gentil sesso, secondo un'indagine preliminare condotta dal team, sono: facilità di parcheggio, comodità dei sedili (tenendo conto delle esigenze di una toilette elegante o di gonne attillate) visibilità, capienza e facilità di accesso al bagagliaio, inesistente manutenzione e possibilità di personalizzare, giorno per giorno, il proprio veicolo. Nel quotidiano i ruoli uomo-donna sono ormai consensualmente condivisi, necessità di rappresentanza sociale e di routine domestica vengono affrontati, senza pregiudizi, dai componenti di una coppia stabile, quindi le priorità elaborate dal progetto-donna sono ampiamente accettate anche dall'uomo moderno. La YCC appare come un coupé ben piantato su ruote sportive e cerchi in alluminio, dall'aspetto potente e dalle prestazioni importanti, con una vistosa protezione di gomma ("rubber bumper") che fascia la vettura per evitare danni "da parcheggio" che le donne provocherebbero più frequentemente dei loro partner. Tesi tutta da dimostrare, anche se per Anna Rosen che ha disegnato gli esterni della YCC " il parcheggio a spinta non è niente altro che una guida creativa". Una contraddizione con quanto risulta alle compagnie assicurative, che praticano alle donne tariffe ridotte, perché, statisticamente, più attente e disciplinate. Porte ad ala di gabbiano s'innalzano per consentire un facile accesso anche per chi indossa minigonne e blue jeans troppo stretti, ma sorge qualche perplessità pensando alle frequenti situazioni di parcheggio in cui un'auto troppo vicina potrebbe impedire la discesa o l'accesso a bordo. Interessanti i sedili che si ribaltano verso l'alto come le poltroncine di un teatro, recuperando spazio per i bagagli, o il tappo del serbatoio della benzina che non deve essere svitato ma si apre a scatto automaticamente, o i coprisedili che si possono rimuovere per cambiarli di colore, o i poggiatesta con un intaglio al centro, per ricevere la coda di cavallo. A Madrid la YCC verrà sottoposta all'ennesimo test di gradimento di un pubblico femminile notoriamente coccolato ma molto indipendente. Dubitiamo che sia oggetto di cult esclusivamente da parte delle visitatrici, potrebbero essere i "machos" a trovarla appagante. A.S.

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